La Sicilia vuol tornare a dire la sua in campo culturale e artistico, “incontrando gente” e “facendo cose”: è questo l’esempio di una bella mostra personale, dedicata alle donne, dell’artista Carmelo Fabio D’Antoni, organizzata presso la Villa delle Arti – Contea del Caravaggio di San Giovanni La Punta (Ct)

L’arte come un ponte tra passato e presente è un linguaggio senza tempo, capace di catturare l’essenza dell’essere umano e restituirla in forme di straordinaria bellezza. È questo il concetto a cui si è ispirato l’artista Carmelo Fabio D’Antoni per la sua personale dal titolo: ‘Le donne nella visione di Carmelo Fabio D’Antoni – Mostra Omaggio alla donna’. Una visione senza tempo tra sacro e profano, in esposizione fino al 21 maggio 2025 presso il prestigioso contesto della Villa delle Arti – Contea del Caravaggio, alla via Rimini n. 1, in località San Giovanni La Punta, in provincia di Catania, proprio ai piedi del Parco dell’Etna. Una location a cui è annesso anche lo studio dell’artista, nonché sede del Mas (Movimento artistico stilnovista, ndr) di cui al momento, il maestro Carmelo Fabio D’Antoni è l’unico esponente. Il progetto è stato inaugurato proprio in questi primi giorni di primavera, in collaborazione con la Phoenix associazione culturale, alla presenza del sindaco di San Giovanni La Punta (CT), Antonino Bellia, del sindaco di Sant’Agata Li Battiati (CT), Marco Nunzio Rubino e dell’attivissima organizzatrice della Società artistica ‘Museo La Contea di Caravaggio’, Maria Grazia Minio. La serata inaugurale è stata, inoltre, presentata dal dottor Enzo Stroscio, direttore editoriale di ‘Globus Magazine Network’ e ha visto l’intervento della dottoressa Gabriella Marventano, psicologa analista, che ha offerto un’analisi di approfondimento sull’arte del Maestro Carmelo Fabio D’Antoni. Ecco qui di seguito una nostra intervista alla dottoressa Maria Grazia Mineo, che ha organizzato e prodotto questo primo interessante risveglio artistico della nuova stagione cultuale catanese 2025.
Maria Grazia Minio, può parlarci innanzitutto di questa mostra dedicata alle donne, in esposizione presso la splendida location di Villa delle arti – Contea del Caravaggio? Perché avete scelto di aprire la stagione con un artista come Carmelo Fabio D’Antoni?
“La mostra dedicata alle donne presso Villa delle Arti – Contea del Caravaggio nasce dal desiderio di celebrare la forza, la bellezza e la complessità dell’universo femminile attraverso l’arte. Abbiamo scelto di aprire la bella stagione con Carmelo Fabio D’Antoni perché il suo linguaggio artistico è capace di interpretare, con grande sensibilità e profondità, il mondo femminile. Le sue opere raccontano storie di donne, esplorandone le emozioni, le sfide e le conquiste con una straordinaria fusione di colori, forme e simbolismi. Inoltre, il legame tra la sua arte e la tradizione pittorica classica si sposa perfettamente con l’atmosfera di Villa delle Arti, creando un connubio armonioso tra passato e presente”.
Si parla anche di fondare un movimento artistico, quello dei neo-stilnovisti: è così?
“Sì, esatto. L’idea di fondare il movimento dei neo-stilnovisti nasce dalla volontà di riscoprire e reinterpretare, in chiave contemporanea, i valori estetici e poetici dello Stilnovo. Vogliamo riportare al centro dell’arte la bellezza, l’armonia e l’elevazione spirituale, attraverso un linguaggio visivo che unisca tradizione e innovazione. Questo movimento si propone di creare un dialogo tra passato e presente, mantenendo viva la sensibilità stilnovista, ma adattandola alle esigenze espressive della nostra epoca. Al momento, l’unico rappresentante di questo nuovo movimento è il maestro d’arte Carmelo Fabio D’Antoni, che con il suo lavoro sta gettando le basi per questa nuova corrente artistica”.
Quali altre iniziative avete in programma per la stagione 2025?
“Per la stagione 2025 abbiamo in programma una serie di iniziative volte a valorizzare l’arte in tutte le sue forme, offrendo al pubblico esperienze culturali profonde e coinvolgenti. In particolare, ci stiamo concentrando su una programmazione di mostre personali del maestro Carmelo Fabio D’Antoni, attraverso le quali esploreremo tematiche affascinanti come la magia, l’esoterismo e la santità della donna. Il nostro obiettivo è quello di veicolare un messaggio di bellezza e nobiltà d’animo, mettendo in luce il potere simbolico e spirituale dell’arte nel trasmettere valori universali e senza tempo”.
Vuole parlarci della vostra struttura, la Contea del Caravaggio? Perché si chiama così? E qual è la sua storia?
“La Contea del Caravaggio è un luogo nato con l’intento di creare un punto di riferimento per l’arte e la cultura, unendo bellezza, storia e creatività. Il nome è un omaggio al grande maestro Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, simbolo di un’arte intensa, rivoluzionaria e profondamente emotiva. La nostra struttura si ispira proprio a questa visione: un ambiente in cui l’arte possa esprimersi liberamente, dando spazio a talenti contemporanei che, come il Caravaggio, cercano nuove vie espressive, pur mantenendo un forte legame con la tradizione. Inoltre, la storia della Contea del Caravaggio è legata alla volontà di creare un luogo di incontro tra artisti, intellettuali e appassionati d’arte, un vero e proprio centro culturale dove organizzare mostre, eventi e rassegne dedicate alla pittura, alla scultura e ad altre forme artistiche. Ogni angolo della struttura racconta questa passione, offrendo un’esperienza immersiva in un’atmosfera unica e suggestiva”.
Dopo la fase pandemica, avete dunque deciso di reagire e di mettervi al lavoro per far conoscere questo angolo di Sicilia ai piedi dell’Etna?
“Assolutamente sì. Dopo la fase pandemica, abbiamo sentito ancora più forte l’esigenza di ripartire con rinnovato entusiasmo, mettendo al centro l’arte e la cultura come strumenti di rinascita. La Contea del Caravaggio vuole essere non solo un luogo di esposizione, ma anche un punto di incontro per artisti e appassionati: un luogo in cui il territorio e la creatività si fondono. Ci troviamo in un angolo di Sicilia straordinario, ai piedi dell’Etna: una terra ricca di storia, tradizioni e suggestioni uniche. Il nostro obiettivo è valorizzarlo attraverso l’arte, attirando visitatori, studiosi e collezionisti che possano scoprire e apprezzare il patrimonio culturale e paesaggistico di questa meravigliosa regione. Crediamo fermamente che l’arte possa essere un ponte tra passato e futuro, tra locale e internazionale. E vogliamo che la Contea del Caravaggio diventi un punto di riferimento per chi condivide questa visione”.
Vi dedicate solo alle mostre, oppure siete disponibili anche per eventi e incontri di altro tipo?
“La Contea del Caravaggio non è solo un luogo dedicato alle mostre d’arte, ma un vero e proprio spazio culturale, aperto a eventi e incontri di vario genere. Siamo disponibili per conferenze, presentazioni di libri, workshop, residenze artistiche e qualsiasi altra iniziativa che abbia al centro la valorizzazione dell’arte, della cultura e del territorio. Il nostro obiettivo è creare un ambiente dinamico e stimolante, in cui artisti, studiosi e appassionati possano confrontarsi, condividere idee e dare vita a nuovi progetti. Crediamo che l’arte debba dialogare con altre discipline, e per questo siamo sempre aperti a collaborazioni e proposte che possano arricchire la nostra programmazione”.
Perché siete convinti di dover puntare sulla cultura? Forse perché la Sicilia ha un patrimonio di tradizioni locali ricchissimo?
“Esattamente: puntare sulla cultura per noi significa valorizzare le radici profonde della Sicilia e il suo straordinario patrimonio di tradizioni, storia e arte. Questa terra è da sempre crocevia di civiltà, un luogo in cui si sono intrecciate influenze diverse, creando un’identità unica e affascinante. Crediamo che la cultura sia un motore fondamentale di crescita e sviluppo, non solo per preservare il passato, ma anche per costruire il futuro. Attraverso l’arte, la letteratura, la musica e tutte le espressioni creative, possiamo raccontare la Sicilia in una chiave nuova, rendendola ancora più attrattiva per chi vuole scoprirne l’anima autentica. Per questo la Contea del Caravaggio si impegna a promuovere eventi e iniziative che possano diffondere bellezza, conoscenza e consapevolezza”.
Insomma, la vostra ricetta è quella di “incontrare gente” e “fare cose”?
“Sicuramente: gli ingredienti della nostra ricetta sono l’interdisciplinarietà delle programmazioni e dei contenuti, volti al coinvolgimento di persone che non solo amano l’arte, ma anche semplici curiosi nell’idea di coinvolgere chi non è appassionato del settore”.
Un pensiero dedicato al popolo siciliano: lei ritiene sia vicino il momento del riscatto per questa vostra isola meravigliosa, dai colori indimenticabili?
“Il popolo siciliano ha sempre dimostrato una straordinaria capacità di resistenza e di rinascita, forgiata da secoli di storia, dominazioni e lotte. La Sicilia è una terra di bellezza sconfinata, ma anche di contraddizioni profonde. Tuttavia, il riscatto non è un’utopia: è un processo che richiede consapevolezza, unità e la volontà di cambiare. Le nuove generazioni, più connesse e consapevoli, stanno mostrando segni di risveglio, opponendosi alla rassegnazione e alla mentalità clientelare. Il patrimonio culturale, il turismo, l’innovazione e l’agricoltura sostenibile possono essere leve potenti per costruire un futuro migliore. Il riscatto non è un evento improvviso, ma il frutto di tante piccole rivoluzioni quotidiane. La Sicilia ha il cuore e l’anima per farcela: la domanda è se saprà davvero credere in se stessa fino in fondo”.
Intervista di Vittorio Lussana