Matteo Renzi ha governato il nostro paese per qualche anno, ma ora nonostante la carriera da senatore, sembra preferire le telecamere: ecco il nuovo progetto dell’ex Premier e come cambierà la vita della sua famiglia grazie all’importante traguardo raggiunto del figlio Francesco
Matteo Renzi cosa fa oggi? La nuova vita: non solo senatore
Da quando al governo sono saliti Di Maio e Salvini e il Pd è guidato dal nuovo segretario Maurizio Martina, Matteo Renzi ha molto più tempo libero: continua certamente la carriera politica come senatore nei ranghi della sinistra, anche se ogni tanto non disdegna le telecamere alle sedute in Parlamento!
Leggi anche : — Che fine ha fatto il politico Fausto Bertinotti? Ecco cosa fa oggi
Come annuncia fiero su Instagram, infatti, l’ex premier è attualmente impegnato come conduttore di un film documentario sulle bellezze di Firenze realizzato con il supporto di Lucio Presta.
https://www.instagram.com/p/BmtgAeNFRK6/?hl=it&taken-by=matteorenzi
Le riprese sono iniziate dopo Ferragosto e il 43enne ha già avuto modo di visitare Santa Croce, il Ponte Vecchio, Palazzo Medici Riccardi – piuttosto familiare a Renzi quando era ‘solo’ Presidente della Provincia di Firenze.
Matteo Renzi e la gioia per il figlio: dove vedremo il 17enne Francesco?
Nella nuova vita di Matteo Renzi c’è spazio anche per i successi del figlio Francesco che ha ottenuto un importante traguardo: il ragazzo, infatti, debutterà come centravanti della primavera dell’Udinese il prossimo 15 settembre dopo aver superato un periodo di prova nel ritiro di Ampezzo sotto la guida di David Sassarini.
Il 17enne dal cognome importante ha mosso i suoi primi passi con l’Affrico di Firenze nella categoria Allievi, poi è diventato capocannoniere del girone regionale e subito dopo è stato convocato nella Nazionale Under 17 dilettanti.
Non c’è che dire, in famiglia di record se ne sono infranti parecchi e la determinazione di certo non manca… Vedremo quali consigli darà Matteo Renzi al figlio ora che si appresta a giocare nella Primavera 1 con l’Udinese: d’altronde il binomio calcio-politica è indissolubile!
