Morti famosi 2016
Se è vero che tutto scorre, che la vita cambia continuamente, e la morte è un aspetto stesso e naturale della vita, è altrettanto vero che razionalizzare il dolore è complicato e che, essendo portati all’empatia, restiamo sconvolti quando abbiamo a che fare con essa.
Il 2016 è stato un anno orribile, funestato da tanti celebri addii nel mondo della musica e del cinema e siamo soltanto ad aprile, ahinoi.
Silvana Pampanini si è spenta il 6 gennaio all’età di 90 anni, è stata una delle attrici più belle famose e desiderate al mondo. 4 giorni dopo è toccato a David Bowie: la sua prematura morte a 59 anni ha letteralmente ammutolito il mondo intero che si è riunito in un unico grande commiato verso il Duca Bianco malato di cancro.
Morti famosi 2016: tanti, troppi addii
Il 14 gennaio abbiamo detto addio a Alan Rickman, grandissimo attore entrato nel cuore dei giovanissimi per aver interpretato il prof. Severus Piton nella saga di Harry Potter: Rickman aveva solo 69 anni, due in più di Glenn Frey – deceduto il 18 gennaio a New York. Il cantante è stato il fondatore e il frontman degli Eagles e ha scritto successi come ‘Hotel California’.
Il giorno dopo ci ha lasciati Ettore Scola, incommensurabile regista di capolavori come ‘Una giornata particolare’ che si è spento a 84 anni: Scola è stato ricordato agli Oscar e anche ai più recenti David di Donatello con un discorso di Pif.
Un mese dopo, il 19 febbraio, sempre a 84 anni ci ha lasciati Umberto Eco, considerato uno dei più grandi pensatori e scrittori del nostro tempo. Da ricordare poi Keith Emerson, che se n’è andato il 10 marzo scorso: Emerson, fondatore degli Emerson, Lake & Palmer, è stato un tastierista visionario che ha saputo unire il progressive rock al folk alla musica classica. Aveva 71 anni ed è morto a Santa Monica.
Non ultimo, e ancora in circostanze misteriose, il folletto di Minneapolis Prince che ha detto addio ai suoi fan il 21 aprile.