Lutto nel mondo dello spettacolo: è morto Gigi Proietti. Il grande artista aveva 80 anni e se n’è andato nel giorno del suo compleanno
Se n’è andato nel giorno del suo compleanno e lascia un vuoto immenso nel cuore del pubblico che l’ho amato. È morto Gigi Proietti, ricoverato in una clinica romana per problemi cardiaci. Proprio oggi avrebbe compiuto 80 anni. Un uomo e un artista che difficilmente saranno dimenticati, per il suo talento e quell’ironia che con cui sapeva affrontare il palco e la vita.
Morto Gigi Proietti, una grande perdita per il mondo dello spettacolo
Sulle condizioni di salute del grande mattatore, la famiglia ha voluto mantenere un grande riserbo. Gigi Proietti sarebbe morto dopo un ricovero in una clinica a Roma, città dove è nato e vissuto. Aveva problemi al cuore. Che evidentemente gli sono stati fatali.
Una dipartita, la sua, che ha commosso tutti: era difficile non amarlo e non apprezzare le sue innegabili doti di attore e showman. Quelle che lo hanno portato, quasi 50 anni fa, a calcare i palchi più prestigiosi. Non solo teatro – la sua vera passione – nella carriera di Proietti, ma anche cinema e televisione. E poi quella sua ironia, spesso tagliente, con cui ha saputo conquistare il pubblico e affrontare la vita nella sua sfera più privata.
Amava la musica, oltre che la recitazione e si dilettava con la chitarra, soprattutto quando, dopo ogni spettacolo, invitava a cena a casa sua tutta la compagnia. Lo ha ricordato in una intervista la figlia Susanna: “Suonerebbe tutta la notte” aveva detto.
Un papà amorevole ma ingombrante
Come padre, Proietti è stato molto presente nella vita delle figlie, Carlotta e Susanna, sebbene non fosse facile ritagliarsi intimità quando si è così famosi. Non ha fatto mai mancare attenzioni e tenerezza nei loro confronti, come quando, da piccole, lasciava loro dei disegni sui loro diari.
Ora Gigi Proietti è morto, senza avere il tempo di spegnere le 80 candeline sulla torta che gli avrebbero preparato per festeggiarlo. Se ne va nel giorno della sua nascita, quel 2 novembre sul quale lui stesso aveva sempre ironizzato: “Che dobbiamo fa’? La data è quella che è…”