Per Pamela Prati infanzia difficile e durissima tra povertà e abusi
Pamela Prati ha chiuso con l’esperienza borderline del Grande Fratello Vip, terminata tra le polemiche, senza salutare i compagni, accusando i tecnici e minacciando di non voler più essere ripresa.
Un epilogo amarissimo per la showgirl che è stata pesantemente derisa sui social a causa di quel comportamento che molti hanno definito eccessivo, da vera diva.
Eppure dietro Pamela Prati, al cospetto di Ilary Blasi, Alfonso Signorini e del pubblico che segue il reality, abbiamo intravisto Paola Pireddu, scossa e in lacrime. La 57enne sarda, infatti, è entrata in studio con un atteggiamento diverso, spiegando cosa fosse scattato nella sua testa per sovvertire le regole, non rispettare gli ordini della casa e per farsi eliminare dal Grande Fratello.
L’infanzia di Pamela Prati è stata scioccante, atroce, fatta di sacrifici e abusi nell’orfanotrofio, resa ancor più difficile da superare per via dei tradimenti del padre e della lontananza della madre che ha rivisto soltanto all’età di 11 anni, dopo averne trascorsi 9 in collegio.
Il trauma legato all’abbandono da parte del padre e alla distanza con la mamma che lavorava dalla mattina alla sera per riportare i suoi 8 figli il prima possibile a casa ha forse riabilitato l’immagine della showgirl, ma immaginiamo che le ferite di un’infanzia negata, con poco cibo (Pamela Prati ha rischiato di diventare anoressica, si sentiva in colpa a mangiare avendo sofferto la fame da piccola, ndr) e tante mancanze, siano rimaste ancora aperte.
PAMELA PRATI E IL DOLORE PER LA MADRE SCOMPARSA
Importante, infine, la presa di coscienza della showgirl in merito alla grave forma di claustrofobia di cui è affetta e che più volte nella casa del GF Vip ha condizionato la sua permanenza:
“Mi rivolgo a tutte le persone che hanno la mia stessa malattia. Tante volte ha vinto lei, ma altrettante vincerò io!”.