Paolo Limiti, che fine farà la sua immensa eredità?
All’indomani dei funerali di Paolo Limiti a Milano, già si parla di eredità e si fanno i conti – è proprio il caso di dirlo – con migliaia di pezzi da collezione, cimeli, ricordi di una vita passata a ritagliare giornali, raccogliere foto con grandi star di Hollywood e riporre pizze, vhs e dvd dei film che più adorava.
Il noto conduttore tv, sappiamo bene essere riduttiva questa definizione, prima che si ammalasse di tumore l’estate scorsa, aveva preso accordi con la Fondazione Cineteca di Milano per donare tutto ciò che ha raccolto in tanti anni: a svelare cosa ne sarà della vastissima eredità di Paolo Limiti è stato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno.
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Alla Fondazione Cineteca sono alle prese con una lunga catalogazione di oltre 3000 pezzi, composti da riviste, fotografie, libri, cassette, dvd e monografie in lingua originale su star del cinema e della musica che ha avuto l’onore di conoscere e intervistare. Da quando aveva 5-6 anni, Paolo Limiti, cresciuto di fronte alle sedi di major come la MGM ha iniziato a ritagliare foto e articoli sulle dive della settima arte e il suo spirito indagatore gli ha permesso di capire ben presto che il suo amore più grande sarebbe stato il cinema, nonostante poi abbia fatto fortuna come paroliere di Mina (e non solo) e come presentatore in tv.
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In una intervista rilasciata a Repubblica, a cui ha aperto le porte della soffitta di casa sua in Via Cagliero a Milano, Paolo Limiti, tra un aneddoto e l’altro in quella che potremmo definire stanza delle meraviglie, ha fatto sapere:
“Non ho eredi, ed è ora di pensarci: non voglio finisca tutto buttato. È un lavoro di anni, c'è amore”.
E infatti nulla di ciò che ha donato verrà buttato né dimenticato: anzi sarà disponibile per il pubblico presso la Biblioteca di Morando, vicino alla sua abitazione.