Dal professor Kranz a Giandomenico Fracchia, dai film con Fellini alle canzoni scritte per Fabrizio De André, fino all'indimenticabile interpretazione del ragionier Ugo Fantozzi. Paolo Villaggio se ne va, questa volta davvero, ma non senza lasciare un bagaglio pieno di bei ricordi all'Italia.
Ricoverato da giorni al Policlinico Gemelli di Roma, per il suo diabete, l'attore, comico e sceneggiatore italiano si è spento all'età di 84 anni. A rompere il silenzio, annunciando la triste notizia, è stata la figlia Elisabetta sui social network.
'FATEMI UNA COLLETTA', L'APPELLO DRAMMATICO DI PAOLO VILLAGGIO POCO PRIMA DELLA SUA MORTE
Non è la prima volta che sui giornali leggiamo della morte di Paolo Villaggio. L'interprete del ragionier Fantozzi, infatti, spesso era finito nel mirino del web, vittima di bufale sulla sua scomparsa (nel 2011 per un problema cardiaco, nel 2014 per un malore, nel 2016 per cause ignote). Forse, anche per questo Villaggio era pronto a vivere tale momento e in varie interviste ne aveva parlato, con espressioni al limite del surreale:
"Invece che essere cremato, penso alla possibilità di essere bollito. Mi immagino un bel pentolone in piazza del Popolo a Roma – aveva dichiarato a Marieclaire – con i fiori dentro, la preparazione, tu che arrivi e tutti che applaudono. Però devi avere il diritto a essere preservato da cose umilianti, tipo il limone o la carota. La carota può suscitare ilarità!".
Non credeva in Dio e nell'aldilà Paolo Villaggio, che definiva “le invenzioni più pericolose della storia del pianeta, oltre alla monogamia”.
Anche al Fatto quotidiano, l'attore aveva parlato della sua morte, a seguito dell'ennesima bufala: “Vorrei scegliere io il quando e il come, ma vedo che non ci si può adeguatamente difendere dai maleducati da tastiera e Internet rimane un postaccio. Quindi mi metto l'anima in pace e mi godo il mio funerale”.
Gli amici, i colleghi e i fan hanno sperato che anche questa volta si trattasse di una bufala. Non è così, ma come la figlia ha scritto su Facebook, finalmente, lontano da chi tante volte lo ha dato per morto, Paolo Villaggio “è di nuovo libero di volare”.