Papa Francesco si è arrabbiato con una fedele, schiaffengiandole le mani, poi ha chiesto scusa. Ecco il motivo del gesto e il dettaglio che in pochi hanno notato
Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Papa Francesco insolitamente arrabbiato che schiaffeggia le mani di una fedele troppo espansiva. Poi, Sua Santità ha chiesto scusa per quel suo gesto, che sta facendo ancora discutere. Ma perché l’ha fatto? E perché le guardie del corpo non sono intervenute?
Papa Francesco arrabbiato: il motivo di quel gesto
Il video di Bergoglio che schiaffeggia una fedele che lo tira da un braccio è divenuto virale sui social. L’hanno ripreso le testate di tutto il mondo, sottolineando come Papa Francesco si sia arrabbiato con una fedele, arrivando a darle degli schiaffetti sulle mani per liberarsi dalla presa.
Il giorno dopo, il pontefice ha chiesto scusa per la sua reazione, da non prendere a esempio, ha detto. L’opinione pubblica si è divisa tra chi ha condannato Francesco per gesto inaspettato e chi invece giustifica il comportamento, provando a spiegarlo anche con i suoi problemi di salute.
In effetti, come nota qualcuno su Twitter, il volto del Papa appare sofferente mentre la donna lo tira dal braccio, come se gli avesse fatto particolarmente male. Un’ipotesi non del tutto campata per aria, visto che Bergoglio soffre di artrosi. “Il gesto non è stato bello, ma è evidente che ha sentito male dalla mimica facciale. E se senti dolore l’istinto è liberartene” ha cinguettato una utente.
Il ruolo delle guardie del corpo
Un altro aspetto non trascurabile della vicenda è il comportamento delle guardie del corpo del Santo Padre. Come si vede dal video, gli addetti alla sicurezza del pontefice non sono intervenuti, lasciando campo libero alla fedele troppo espansiva. “Ma le guardie di #BERGOGLIO cosa facevano? Va bene che quella era solo una villica bifolca e non una terrorista, ma intanto ha rischiato di far del male al Santo Padre, senza che nessuno intervenisse” osserva un altro utente.
E sul ruolo degli uomini del servizio d’ordine è intervenuto anche il ‘Comandante Alfa‘, ovvero il fondatore del ‘Gis’, il Gruppo di intervento speciale. “La sicurezza del Papa deve chiedere scusa, non il Santo Padre. La sicurezza di Papa Francesco ha sbagliato tutto, forse per rilassatezza, forse per routine, ma hanno sbagliato completamente i movimenti” ha dichiarato all’Agi.
“La tutela è una cosa seria – aggiunge – È la seconda volta che accade in Vaticano. La prima volta qualche anno fa quando una signora scavalcò le transenne e fece cadere Papa Benedetto durante la Messa di Natale. La sicurezza deve stare in linea, sia in verticale che in orizzontale, così da impedire una cosa del genere. Ieri sera la signora non lasciava la mano al Papa e lui è stato costretto a dare un piccolo schiaffettino sulla mano per divincolarsi, ma a quel punto non ci si doveva proprio arrivare”.