Avete mai sentito parlare di Top Number? Probabilmente no, almeno se non avete visto il servizio dedicato a questo strano ed affascinante mondo da Matteo Viviani de Le Iene.
Si tratta, in pochissime parole, di numeri di telefono cellulare molto particolari, composti da cifre tutte uguali o da scale di numeri: sono numeri rari, che vengono commercializzati per cifre incredibili, fino alle svariate migliaia di euro. Perchè si dovrebbe volere un numero di telefono così particolare? Perchè è facile da memorizzare, ma anche perchè fa status, è “cool”. Volete mettere l’ebbrezza di fare una telefonata con un numero tipo 333 12 34 567?
Quanto vale il mio numero di telefono?
Se siete fra i fortunati ad avere un numero di telefono particolare, sappiate che esistono siti dedicati dove questi numeri vengono venduti a cifre che vanno dalle poche centinaia di euro fino a somme incredibili, come i due milioni di euro spesi ad un’asta di Dubai per lo 050 7777777.
Quali numeri hanno più mercato? Quelli che dopo il prefisso hanno tutte le cifre uguali, o sequenze di numeri che si ripetono anche a coppie, scale o comunque stringhe numeriche insolite.
Seguendo il servizio di Matteo Viviani si scopre comunque che chi possiede un numero del genere, per caso o perchè lo ha acquistato ha anche un problema ricorrente: le telefonate di call center e aziende di vario tipo a cui le persone danno numeri di telefono falsi. Esempio: su internet chiedono il numero di telefono per compilare un modulo, non voglio mettere il mio numero e lo invento, scrivendo 335 1111111. Il sistema lo accetta e in futuro chiamerà quel numero, che invece magari esiste ed è di qualcuno che ha pagato molti soldi per averlo.
Oggi con le black list che qualunque smartphone permette di fare questo problema è comunque in larga parte superato.
Top Numbers, asta di beneficenza
Matteo Viviani e Le Iene hanno organizzato un’asta di beneficenza, chiedendo ai principali operatori telefonici di donare numeri telefonici particolarmente fighi e di metterli all’asta, devolvendo poi il ricavato all’Istituto Nazionale dei Tumori.
Oggi sarebbe bello poter fare di nuovo un’iniziativa simile e devolvere il ricavato per l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus. Magari Le Iene ci stanno già pensando.