DRAMMA, HA PROVATO A TOGLIERSI LA VITA
Negli ultimi giorni l’opinione pubblica è stata sconvolta dalla notizia del tentato suicidio di Rita Bonaccorso che – stando a quanto riportato da diversi siti d’informazione – ha provato a gettarsi dal tetto di casa sua a Palermo due volte.
L’ex moglie di Totò Schillaci è stata ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live, dove, insieme alla figlia Jessica, ha ripercorso le difficilissime tappe che l’hanno portata a compiere il più estremo dei gesti. Alla base della volontà di togliersi la vita, un processo ingiusto che dura 20 anni, ha raccontato la Bonaccorso.
Nel 1993, subito dopo la scandalosa separazione dal goleador della Juventus, Rita divenne testiomonial di una gioielleria siciliana che, in seguito ad una rapina, dichiarò fallimento. Il tribunale all’epoca estese il fallimento anche alla Bonaccorso dichiarandola socia apparente: “Dopo 4 anni – ha spiegato a Barbara D’Urso – vengo assolta dal fallimento, ma nel frattempo mi vengono sequestrati tutti i conti. Io ero del tutto estranea: non ero iscritta alla Camera di commercio, ero una casalinga, non sono mai stata socia della gioielleria”.
“Mi hanno distrutto la vita, voglio giustizia” ha dichiarato ancora la donna, sempre sostenuta economicamente dal suo ex marito che, in tutta questa vicenda, ha difeso a spada tratta la madre dei suoi figli. Del tentato suicidio, poi, Rita Bonaccorso ha detto: “La vita è un dono importante e non metterei mai a repentaglio la mia vita e quella degli altri. Quel giorno ero disperata, mancavano due giorni all'arrivo dell'ufficiale giudiziario. Non ricordo nulla se non le inferriate tagliate e le forze dell'ordine che venivano verso di me”.
La figlia, in lacrime insieme alla D’Urso, ha poi concluso: “Mi appello ai giudici. Noi siamo una famiglia, non possiamo lasciare la nostra casa”.