12 giorni fa il Messico è stato colpito da un terremoto di magnitudo 8.2 che ha causato la morte di 90 persone; ieri 19 settembre un’altra scossa di 7.1 a 120 km dalla capitale è stata avvertita in diverse zone del paese e ha fatto ancor più danni. SI parla per ora di 248 morti accertati, ma secondo l’istituto sismologico più autorevole al mondo, lo United States Geological Survey, le vittime supererebbero quota mille.
È crollata una scuola con dentro 26 bambini e 4 maestre, si calcola che 4 milioni di persone siano completamente al buio, senza elettricità.
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Le televisioni nazionali continuano a monitorare costantemente la grave situazione che il Messico sta vivendo, ma non è facile neanche per i giornalisti mantenere la calma in certi momenti. Un anchorman di Foro TV si è trovato a dare notizia del terribile terremoto proprio mentre stava accadendo: l’uomo ha mantenuto la calma, ha invitato gli spettatori a ripararsi durante la scossa mentre le luci dello studio penzolavano, poi ha lasciato in fretta e furia la diretta per mettersi in salvo.
Su Twitter, inoltre, circola il filmato dell’evacuazione di una emittente tv e di tutti i giornalisti che scendono di fretta ma ordinatamente le scale avvisati dal suono dell’allarme.
A 32 anni esatti dal gravissimo sisma del 19 settembre 1985, che lasciò esanimi 10mila persone, il Messico si ritrova a vivere nella paura.