Lo scandalo di molestie sessuali riguardante Harvey Weinstein sta continuando a fare rumore: dopo la denuncia delle prime otto donne, le inchieste del New York Times e l’allontanamento dalla compagnia da lui fondata, stanno spuntando numerose novità sul produttore.
Tra le sue vittime c’è anche un’attrice italiana, Asia Argento, che va ad aggiungersi ad una lunga lista comprendente Ashley Judd e Rose McGowan, ma che nelle ultime ore si è infoltita con la presenza di due dive come Gwyneth Paltrow ed Angelina Jolie.
Su Twitter, Asia Argento ha postato un messaggio che rimembra la vicenda, lanciando accuse anche a Fabrizio Lombardo, all’epoca suo produttore: “Lombardo mi portò nella stanza di Weinstein quando io avevo 21 anni, nel 1997. Mi aveva detto che era un party della Miramax. Ma lì c’era soltanto Harvey”.
Weinstein dapprima lodò il lavoro dell’attrice, poi uscì dalla stanza, tornando con addosso soltanto un accappatoio e olio per massaggi. Dapprima stupita, Asia cedette alle avanche di Weinstein, proseguite nei successivi cinque anni, rivelando di sentirsi “obbligata” a sottomettersi alle sue richieste.
Confessandosi al New Yorker, Asia ha dichiarato di non averne mai parlato prima per paura che Weinstein potesse distruggerla: “So che ha distrutto molte persone. Ecco perché questa storia – nel mio caso vecchia di vent’anni; ma a volte sono più vecchie – non è mai venuta fuori”.
All’epoca la figlia di Dario Argento lavorava nella pellicola “B. Monkey”, un film distribuito da Miramax. È durante questo periodo che venne assalita da Weinstein. Nel 2000, in occasione dell’uscita di “Scarlet Diva”, film da lei scritto e diretto, Asia ha girato una scena che riprende l’accaduto di quella prima notte in albergo, nella quale si sono riconosciute tante altre attrici. Oggi quella scena è stata pubblicata su Twitter dalla stessa attrice.
Un dramma, per Asia, condiviso da molte donne, che in queste ore non hanno più paura e che stanno cercando il coraggio per denunciare finalmente gli abusi di Weinstein.