‘ConFido nella scuola’: i pet al centro del progetto educativo verso empatia e rispetto

In una scuola media a Spoleto ha preso vita un progetto straordinario dal titolo “ConFido nella scuola” che coinvolge studenti di ogni età e li guida in un viaggio di crescita personale attraverso la straordinaria connessione uomo-animale. Al centro di questo programma, c’è un protagonista eccezionale: Aiace, un possente bovaro del Bernese di due anni, la mascotte del progetto “ConFido nella scuola” ideato dalla Fondazione Cave Canem. Quest’iniziativa va oltre la semplice interazione uomo-animale; essa promuove valori fondamentali come il rispetto, l’empatia e l’attenzione verso i più vulnerabili.

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ConFido nella scuola, come funziona il progetto educativo

Alcuni educatori cinofili specializzati hanno introdotto gli studenti al linguaggio dei cani e ai principi di possesso e cura responsabile degli animali. Aiace si è rivelato affabile e in cerca di coccole, diventando una guida perfetta per guidare i ragazzi in un viaggio alla scoperta del rispetto reciproco. Questo viaggio mira a sensibilizzare gli studenti sul tema del randagismo, dell’abbandono e del maltrattamento degli animali.

La presenza di Aiace in aula va oltre il mero simbolismo; è una guida tangibile che aiuta gli studenti a sviluppare una connessione con un essere senziente, insegnando loro che l’affetto e le cure sono responsabilità condivise. Nelle aule della scuola entreranno presto anche altri cani meno fortunati, cani che hanno sofferto abusi e maltrattamenti, spesso salvati da reti criminali coinvolte nel traffico di cuccioli. Questi cani porteranno con sé storie di sofferenza e rinascita, insegnando ai bambini come relazionarsi con esseri provenienti da mondi diversi, il tutto sotto la guida esperta di addestratori cinofili.

Il percorso coinvolge incontri teorico-pratici con professionisti specializzati nel recupero di cani con comportamenti alterati. La presidente della Fondazione Cave Canem, Federica Faiella, spiega: “Con questo progetto vogliamo guidare le future generazioni in un percorso di crescita e di educazione al rispetto per gli altri, alla tutela dei più deboli e a respingere ogni forma di sopruso e violenza”.

Faiella sottolinea che “la scuola può diventare un vero e proprio motore di cambiamento e crescita personale” anche in questo ambito. Attraverso attività laboratoriali coinvolgenti, il progetto raggiunge studenti di tutte le età, creando un ambiente in cui il rispetto per gli animali si traduce in una maggiore sensibilità umana.

Questo successo dimostra l’entusiasmo e la predisposizione delle nuove generazioni verso un approccio più empatico e responsabile nei confronti degli animali.

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