Conoscete tutti i modi di dire del dialetto romano e il loro significato? Oggi vogliamo parlarvi dell’espressione “Ammazza che giannetta“, molto usato nel centro Italia. Scopriamo insieme tutti i dettagli al riguardo.
“Ammazza che giannetta”, curiosità e dettagli sull’espressione romana
Ammazza che giannetta è un modo di dire quando il vento freddo giunge a Roma portando la Tramontana di alcuni giorni d’inverno. Da cosa ha origine tale espressione? Il termine è stato usato dai cittadini e nasconde diverse spiegazioni.
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A quanto pare c’entra una certa Gianna, signora di mezza età, che per contrastare le sue fastidiose caldane tendeva sempre ad aprire le finestre. In realtà, l’origine della frase deriva da altro: la “gineta”, la lancia corta e leggera portata dagli ufficiali della milizia spagnola. Il nome nel Seicento indicò il frustino di canna d’India degli ufficiali. Il suono con cui il frustino divideva l’aria quando veniva agitato rimandava al fischio del vento freddo d’inverno e da qui prese il nome.
Altri modi di dire
Da secoli in qualsiasi dialetto di tramandano modi di dire ed espressioni colloquiali, quello romano ne è pieno e alcune frasi vengono usate anche in altre parti d’Italia. “Sei figlio dell’oca bianca”, “Non farti infinocchiare”, “Fare il giro delle sette chiese”.
“Fare il giro delle sette chiese”, è un modo di dire conosciuto in tutta Italia, oggi, con questa espressione si indica il tempe che si perde a girare a vuoto o il tentativo di avere organizzato un incontro con qualcuno per parlargli, ma senza aver riscontrato successo.
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Poi ancora il “figlio della gallina bianca”, in latino “gallinae filius albae”. Tale espressione si trova anche nella XIII satira di Giovenale, nell’Istitutio oratoria di Quintiliano e negli Adagia di Erasmo. La frase è diventata comune ed è usata in ogni circostanza: tra i banchi di scuola, negli ambienti di lavoro, in famiglia. Insomma, è diventata un modo dire del linguaggio quotidiano.
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