Fare i regali a Natale è in rito risalente all’antichità: cosa accadeva in passato

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Il Natale è alle porte, l’8 dicembre inizierà ufficialmente il periodo più magico dell’anno e per l’occasione le vie dei paesi e delle città saranno illuminate con tante decorazioni. C’è chi ha già fatto i regali ai propri cari e chi, invece, sta aspettando il momento giusto o pensando ad idee originali. Il rito dei doni rimanda all’antichità. Tale tradizione esisteva anche duemila anni fa.

Il rito dei doni nell’antichità, Natale tra passato e presente

Secondo le fonti, già nell’antichità il rito dei doni è una tradizione che esiste da duemila anni. All’epoca, infatti, esistevano i Saturnalia, che erano tra le più antiche feste della tradizione romana. Si svolgevano tra il 17 e il 23 dicembre ed era un periodo dedicato a Saturno. Veniva festeggiata la fine del ciclo agricolo, con la natura che si addormentava. Si trattava di un vero passaggio tra il vecchio e il nuovo anno.

I doni che venivano regalati all’epoca erano molto simili a quelli di oggi. Si trattava di candele, cibi, spezie, oggetti per la casa, libri, vestiti, cosmetici, piccole statuette di cera, di terracotta o d’argilla variamente dipinta, monili.

Perché oggi si scambiano i regali a Natale

Il rito di fare i regali a Natale rimanda a pratiche religiose e culturali risalenti in varie epoche passate. Oltre ai Saturnalia, lo scambio di doni risale al cristianesimo, in particolare all’episodio dei Re Magi in visita a Gesù.

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Oggi la tradizione vuole che un dono rappresenti un scambio di affetto. Negli ultimi tempi, infatti, si prediligono esperienze da fare insieme al proprio caro come una cena, un aperitivo o una gita fuori porta.

Sono tanti a rinunciare al solito bene materiale che rischia di essere dimenticato o al massimo c’è chi lo compra ma lo rende unico con un ricamo o altro. Dunque, fare un regalo è un modo per dire grazie all’altra persona di essere presente nella propria vita.

FOTO: SHUTTERSTOCK