Nella periferia di Roma, nasce una realtà giovanile e ambiziosa che unisce il gourmet con sapori tradizionali italiani: il ristorante Dazio
In Via Nomentana 1206, negli spazi del vecchio dazio di Roma apre, per l’appunto, Dazio: una nuova realtà giovanile che si fa sempre più posto tra le pizzerie di Roma. Un progetto, realizzato da Federico Del Moro e Federico Coniglio, che valorizza la semplicità e l’unicità della cucina italiana attraverso una ricerca accurata di sapori e combinazioni di estrema raffinatezza.
L’arrivo poi dello Chef Matteo Lo Iacono da Dazio ha portato il team a centrare ancor di più il concept di pizzeria “gourmet”. E’ proprio lo Chef Lo Iacono, infatti, ad occuparsi dell’ideazione dei topping per la farcitura delle pizze. Ad avere però le mani in pasta è Giancarlo Bernabei, Pizza Chef di Dazio che ha dato vita ad una pizza contemporanea con la perfetta croccantezza.
Dazio con la sua offerta di altissima qualità racconta l’impegno di un team super affiatato e questo il cliente lo percepisce sin da subito, non appena varca la soglia del locale ed entra in un ambiente elegante e curato nei minimi dettagli.
Il menù di Dazio, a Roma
A parlare con gli occhi e con il gusto è sicuramente il menù di Dazio, a partire proprio dalle “origini”, ossia i fritti del ristorante. Tra le interessanti proposte abbiamo apprezzato in particolare:
Il “supplì classico“, con risotto al pomodoro San Marzano DOP, parmigiano reggiano, fior di latte e basilico, dalla panatura super croccante;
La deliziosa “frittatina al cubo”, ripiena di cheddar, besciamella, ragù di manzo e maiale, pomodoro confit, ditalini rigati, fluidgel di cipolla agrodolce e crema di cheddar;
L’irresistibile “el Barrio” una croquetillas jamón e queso con spicy-mayo e, adagiata, una fetta di chorizo iberico de bellota;
Infine, per i romani, d’obbligo, la “carbo trick”: polpettine ripiene di riso carnaroli, uovo, pecorino romano buccia nera, parmigiano reggiano 18 mesi, guanciale di Sauris, pepe nero e carbone vegetale. Esplosive al palato.
La pizza: dalla tradizionale alla più gourmet
A lasciare senza parole sono sicuramente le selezioni di pizza divise per gusto e originalità.
Partiamo, come ogni pizzeria comanda, con le classiche: “le pizze vintage”. Dalla margherita alla boscaiola, sono sicuramente immancabili, soprattutto per i più tradizionalisti.
A seguire con le “pizze dal mercato” come la “margherita twist”, con pomodoro San Marzano DOP, pesto senz’aglio, stracciatella, datterino rosso e giallo confit, basilico rosso, e parmigiano reggiano vacca bruna 24 mesi, e un’imprevedibile “caesar salad”, una pizza dai sapori tipici dell’omonima insalata americana.
Per concludere, noi ci siamo affidati nelle mani del personale di sala che ci ha consigliato due pizze della terza e ultima selezione: “le pizze crazy”. Di nome e di fatto.
La prima, la “brado”, ci ha stupito per la perfetta combinazione tra battuto di salsiccia di maiale allevato allo stato brado, gel di lime, e crema di gorgonzola dolce DOP con scorza di limone fermentato.
L’ultima delle pizze prese in assaggio, invece, “L’amatrisummer” con salsa datterino giallo, guanciale di cinta senese, pecorino romano buccia nera, e glassa aceto balsamico di Modena IGP è perfetta per gli amanti del contrasto dolce-salato. Un unione data dalla dolcezza della glassa e del datterino e la sapidità del guanciale.
Queste pizze ci hanno lasciato senza fiato. Una pizza dalla lievitazione tipica della napoletana, ma dai sapori estremamente ricercati e gourmet.
Nonostante sia una sfida raggiungere l’ultima portata, il dolce, noi abbiamo deciso di assaggiare anche il “tortino al cioccolato” con salsa di caramello e nocciole. Una chicca per gli amanti dei dolci cremosi ma che restano comunque leggeri al palato.
Per concludere, il ristorante-pizzeria Dazio è sicuramente un’occasione imperdibile per tutti coloro che vogliono assaporare nuove proposte gastronomiche senza rinunciare alla tradizione culinaria italiana che amiamo.