‘Beato chi c’ha ‘n occhio’ è un detto romano sconosciuto da molti. Ma cosa significa esattamente? Scopri il proverbio completo

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Lo spirito romano porta con sé non solo tanta simpatia, ma anche dei profondi momenti di riflessione. Grazie alle sue antiche radici, chi vive e Roma sente spesso respirare citazioni e modi di dire che, infondono una grande saggezza, seppur detti di frequente per alleggerire una situazione.

Uno dei detti è proprio questo: ‘Beato chi c’ha ‘n occhio’. Ma cosa significa esattamente?

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Nonostante la maggior parte dei detti siano facilmente deducibili, alcune frase romane vista la loro antica origine, lasciano a chi li ascolta non pochi dubbi riguardo il vero significato.

‘Beato chi c’ha ‘n occhio’ è spesso motivo di ambiguità per chi non lo conosce, perché il significato che si cela da questa frase si ricava solo aggiungendo la prima parte, spesso omessa, ovvero, “In tera de ciechi, beato chi c’ha ‘n occhio”.

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Infatti, seppur inizialmente potesse sembrare un detto sarcastico o comunque poco veritiero (diciamocelo, è sicuramente preferibile averne due di occhi!), il detto rimanda ad una condizione ancora più spiacevole.

In parole povere, i romani utilizzano questa frase per tirare su di morale le persone che credono di vivere una situazione sfavorevole, sebbene siano privilegiati rispetto alle persone che vivono nello stesso contesto.

Beato chi c’ha ‘n occhio. Altri detti con lo stesso significato

‘Beato chi c’ha ‘n occhio’ non è però l’unico detto che vuole ricordare l’importanza di non sottovalutare quello che già si ha. Esistono molti altri detti dal significato simile, come:

“Chi s’accontenta gode” ovvero, chi è soddisfatto di quello che ha, anche se è poco, vive meglio e più felice.

La maggior parte di questi detti rimarcano, infatti, proprio il concetto del doversi accontentare per essere felice, preferendo un presente sicuro ad un futuro incerto come: “Meglio un uovo oggi che una gallina domani” o “Meglio poco che niente” “A chi non basta poco, nulla basta” o, ancora più specifico, “Accontentarsi è una virtù” che si riferisce proprio alla bravura nel saper essere felici con quello che si ha.

Non farsi abbattere e trovare sempre il bicchiere mezzo pieno. I romani vengono considerati, proprio per questo motivo, cittadini forti, che vivono le difficoltà come delle sfide che non devono pregiudicare il proprio malessere.

Non vi resta che utilizzare l’espressione ‘Beato chi c’ha ‘n occhio’ con i propri amici per alleggerire loro lo spirito e per poter diffondere un po’ di saggezza con la lingua romana!