Per molti è ancora una regione misteriosa e non molto nota, in realtà conserva una tradizione e una storia senza tempo. La Ciociaria è un territorio del Lazio situato a sud-est di Roma, che non presenta limiti geografici ben definiti ma racchiude una bellezza indescrivibile e unica.
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Oggi, vogliamo parlarvi di uno dei borghi che la compongono che dall’alto sembra un’arpa: ecco a voi Arpino.
Arpino, il borgo a forma d’arpa: tra storia e tradizione
Ha la forma di un’arpa il borgo situato in mezzo alle colline che si affacciano sul versante sinistro del fiume Liri, a 450 metri di altezza. Arpino ha origine dal nome latino Arpinum, che rimanda alla sua fisionomia. Molti secoli fa, nel paese vi era un’antica bottega liutaia arpinate, che lavorava liuti, mandolini e strumenti a corda, oggi esposti nel locale Museo della Liuteria.
Visitare il borgo è come tornare indietro nel tempo in quanto sarà possibile ammirare la Torre di Cicerone, Girando, il Castello Ladislao, sede della Fondazione Umberto Mastroianni, Centro internazionale di Arti Visive. In vari punti del borgo sono posizionate delle lastre di pietra dove sono state incise delle poesie di famosi autori contemporanei. La raccolta di queste va a formare il cosiddetto Libro di pietra a cura di Giuseppe Bonaviri, ideatore del progetto.
Per non parlare della tradizione culinaria: le sagne e fagioli con i ruschi, le uova stregate, il miele di castagno e l’olio di Arpino, che si ottiene dalla spremitura della Moraiola unita al Leccino e Frantoio.
FOTO: SHUTTERSTOK