Il borgo di Capena vecchia risale al Medioevo ed è ricco di punti da visitare: viuzze strette, negozi di artigianato e tanto altro ancora

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Capena é uno dei borghi siti nelle vicinanze di Roma ed è una città che rimanda al Medioevo. Caratterizzato da viuzze strette, è in continua espansione visto il suo territorio di 29.51 km², da nord a sud tra la Via Flaminia e la Via Tiberina, tra i 30 m s.l.m. del Bivio di Capannelle e i 210 m s.l.m.

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Capena è un paese che poggia su vari colli con un’altitudine media di 160 m s.l.m.. Da qui si può notare l’intera valle del Tevere e un’ottima vista sulla bassa Sabina. Attorno, invece, vi sono le campagne su cui si sviluppano varie frazioni come Colle del Fagiano e Pastinacci.

Più a nord vi sono “Le Macchie“, campagne capenate dove nei lunghi pendii delle colline, solcati a valle da vari fossi che affluiscono poi nel bacino imbrifero del Fosso di Gramiccia, sono siti molti uliveti e vigneti. A tal proposito, Capena si caratterizza per la produzione del vino locale “Castellaccio”.

Tra arte e tradizione

Nel borgo di Capena l’arte e la tradizione si intrecciano tanto che il paese è stata nominato città d’arte in poiché ricco di preziosi monumenti. Dall’alto della piazza principale, conosciuta come Piazza del Popolo vi è un gigante che vi osserva. Si tratta della Torre dell’Orologio, un elegante piccolo edificio incastrato tra due palazzi e con le finestre abbellite di motivi di fiori e animali in gesso.

L’orologio segna l’ora romana e italica, metodi molto utilizzati in passato. Il quadrante è diviso in sei sezioni e l’unica lancetta percorre quattro giri ogni giorno per coprire le 24 ore. Al suo interno, vi è un museo civico dedicato alla storia del borgo dalla caduta dell’Impero Romano all’età moderna.

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Da visitare anche gli edifici religiosi come la Chiesa di San Michele Arcangelo, con molte opere d’arte e l’elegante portale del 1477 e la Chiesa di Sant’Antonio Abate. Nel vecchio cimitero, invece, si eregge la Chiesa di San Leone, gioiello alto-medievale. Ha due sole navate, l’iconostasi ancora intatta e affreschi, i più antichi risalenti al sec. IX.

FOTO: SHUTTERSTOCK