Carbonara in lattina a 2,5 euro, ma quanto costa un piatto di carbonara?

La carbonara in lattina sarà il piatto del futuro, pensato per la Generazione Z dall’azienda Heinz. Gli esperti hanno optato per un pasto veloce e semplice che possa rimandare al gusto della tradizione. Inoltre, potrebbe essere una soluzione economica visto che la pietanza ha raggiunto costi eccessivi nei ristoranti in giro per il mondo.

Carbonara in lattina, dove e quando trovarla

L’azienda Heinz ha lavorato al nuovo prodotto che presto arriverà nel Regno Unito e sarà disponibile in tutti i supermercati ad un costo di 2,5 euro. Il motivo che spinge gli esperti a compiere un passo del genere e mettere in atto un cambiamento così radicale sta nel fatto che un piatto di carbonara a ristorante costa molto, di più rispetto al passato.

Quanto costa la carbonara

In Italia e in particolare a Roma il prezzo di una carbonara è di circa 8 euro. Il costo varia a seconda del tipo di locale in cui si mangia e la zona. Infatti, in alcuni posti si aggira tra i 10 e i 15 euro.

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Qualora si volesse preparare per una cena in famiglia o tra amici, il costo a persona è di circa 3 euro in quanto c’è da considerare la spesa degli ingredienti che consiste in una confezione di pasta, 500 grammi, 0,85 euro; le uova, 6 pezzi al prezzo di 2,5 euro; il guanciale, 150 grammi circa 4 euro; 150 grammi di pecorino a 3 euro e una confezione di pepe nero a 2,3 euro.

Le critiche della lattina

Se in Inghilterra la carbonara in lattina ha avuto un successo immediato, in Italia il risultato è stato completamente diverso. Tante le critiche al riguardo, tra cui quella del cuoco Gianfranco Vissani che all’Adnkronos ha riferito: “Li manderei a quel Paese. Con queste proposte stanno distruggendo la cultura italiana e la nostra cucina. Si dovrebbero vergognare. Provano a fare innovazioni fini a se stesse. Non c’è niente che rappresenti l’Italia oltre il nome”.

La chef Cristina Bowerman, stella Michelin al Glass Hostaria di Roma, ha aggiunto: “Una bastardizzazione della nostra cucina. La trovo un’idea orrenda e il rischio è che i consumatori provino prima questa versione in scatola rispetto all’originale, magari rimanendone perfino delusi”.

Chissà se la generazione Z italiana seguirà la moda inglese? Non ci resta che attendere e scoprirlo.

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