La carbonara in lattina sta facendo molto discutere ed anche dall’estero le recensioni non sono molto positive. L’azienda Heinz ha lanciato una nuova idea culinaria, per alcuni facile e veloce da preparare, per altri “un oltraggio agli italiani”. Da giorni, inoltre, c’è chi si chiede se si debba utilizzare la forchetta o il cucchiaio.
Carbonara in lattina, le prime recensioni sui social
Dall’estero arrivano le prime recensioni sulla carbonara in lattina che l’azienda Heinz ha presentato qualche settimana fa. Secondo quanto riferito sui social, in tanti ritengono che non si tratti di un prodotto di ottima qualità anche se i valori riportati non sono male.
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Qualche tik toker ha voluto provare la nuova pozione e la prima domanda che alcuni hanno posto è stata se utilizzare la forchetta o il cucchiaio. Qualcuno ha aggiunto che la salsa è densa e l’odore è quello tipico della carbonara tradizionale. Tuttavia, tra gli ingredienti non vi sono le uova. E’ probabile, infatti, che sia stato evitato per non rischiare l’effetto frittata.
Il dilemma sul prodotto
Tra i tik tokers, c’è chi non ha perso occasione di provare il nuovo prodotto targato Heirz per poi nominarlo “Canbonara” che sta per carbonara wanna be. Qualcun altro, invece, ha cambiato idea una volta letta l’etichetta della lattina che recita: “Spaghetti Carbonara: pasta in a creamy sauce with pancetta“. “È caldo e ha un odore forte. E non mentirò. – ha affermato Cissy Jones, tiktoker da oltre 500mila followers – Odora solo di formaggio caldo con pancetta. Non li proverò anche se adoro la carbonara”.
Il parere degli chef
Mentre le nuove generazioni si dilettano ad assaggiare la carbonara in lattina, la maggior parte dei professionisti italiani la boccia. E’ il caso del cuoco Gianfranco Vissani che all’Adnkronos ha affermato: “Li manderei a quel Paese. Con queste proposte stanno distruggendo la cultura italiana e la nostra cucina. Si dovrebbero vergognare. Provano a fare innovazioni fini a se stesse. Non c’è niente che rappresenti l’Italia oltre il nome”.
Allo stesso modo ha risposto la chef Cristina Bowerman, stella Michelin al Glass Hostaria di Roma, affermando che si tratta di una “bastardizzazione della cucina italiana”.
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