Nel XV secolo il Cardinal Bessarione, umanista bizantino, fece realizzare un complesso residenziale sulla via Appia Antica sconosciuto a molti ancora oggi.
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Il Cardinal Bessarione
La Casina del Cardinal Bessarione, situata lungo la via di Porta San Sebastiano sull’Appia Antica, rappresenta un autentico gioiello rinascimentale.
Il Cardinal Bessarione è nato a Trebisonda nel 1403 e fu un cardinale umanista bizantino di grande rilevanza. La sua vita fu caratterizzata da un profondo impegno diplomatico e culturale, cosa che lo portò a diventare uno dei principali promotori del pensiero neoplatonico e sostenitore dell’unificazione tra la chiesa latina e quella ortodossa.
Nel corso della sua vita, Bessarione svolse un ruolo fondamentale nel Concilio di Ferrara-Firenze del 1438, contribuendo per l’appunto all’unione delle chiese latina e ortodossa.
Quando divenne cardinale, si distinse come uno degli intellettuali più attivi nella Curia romana.
La Casina Rinascimentale
La Casina, costruita nella prima metà del Quattrocento, è un esempio straordinario di villa rinascimentale extraurbana. Situata inizialmente su preesistenze medievali, la struttura fu ampliata nel 1450 con una suddivisione su tre piani: seminterrato, piano nobile e piano rialzato.
L’edificio affaccia su via di Porta San Sebastiano con una facciata decorata da quattro piccole finestre e due finestre a croce guelfa. Il loggiato è il punto focale della casa con affreschi girali di acanto, festoni di frutta e fiori, e una Madonna con Santa Caterina d’Alessandria e altri santi.
Al suo interno, la Casina di Bessarione ospita affreschi che ritraggono tronchi d’albero e motivi vegetali nel seminterrato, mentre il piano nobile è caratterizzato da una sala regia completamente affrescata, decorata con stemmi, trofei d’armi e motivi floreali. La loggia, sostenuta da colonnine di riporto, è un elemento di massima rappresentanza, ornata con colonne di spoglio a capitelli dorici e ionici.
Recenti interventi di manutenzione hanno restituito alla Casina la suggestiva atmosfera voluta dal Cardinal Bessarione, grazie all’aggiunta di giardini all’italiana e arredi d’epoca.
La vita di Bessarione nella Casina
L’ipotesi che Bessarione abitasse la Casina come dimora suburbana è avvalorata dalla sua connessione con la chiesa di San Cesareo, di cui era titolare. Sebbene non ci siano testimonianze dirette, documenti del 1455 attestano la sua proprietà nelle vicinanze. La Casina era un luogo in cui il cardinale poteva ritirarsi dalla frenesia cittadina.
In questa dimora, Bessarione coltivò la sua passione per la filosofia e l’umanesimo, trasformando la Casina in un centro culturale noto come la “Accademia del Bessarione”. Qui, intellettuali greci e italiani si riunivano per discutere di letteratura, filosofia platonica e arte rinascimentale.