Roma, appare un nuovo manifesto dell’associazione ProVita, questa volta contro l’utero in affitto. Il messaggio del manifesto è stato ritenuto omofobo e lesivo. La città si rivolta e si moltiplicano gli appelli alla Sindaca di Roma affinchè sia rimosso.
Dopo il manifesto anti-aborto ad Aprile, ProVita passa ancora il segno
Spuntano dei nuovi manifesti di ProVita e Generazione Famiglia, onlus cattolica la prima e associazione laica la seconda. Già ad Aprile ProVita era stata massacrata dall’opinione pubblica per via di un raccapricciante manifesto anti-aborto. Fortunatamente quell’orrore fu rimosso seduta stante.
Questa volta nel mirino ci sono le coppie che vorrebbero ricorrere all’utero in affitto per aggiungere un bimbo alla loro famiglia. La parola “vorrebbero” è sottolineata perchè in Italia questo servizio a favore delle famiglie non è disponibile in quanto illegale.
Com’è fatto questo manifesto? Fondo scuro. In primo piano, dentro ad un carrello della spesa, un bambino a petto nudo, con un codice a barre stampato addosso. Dietro di lui due giovani uomini, marcati con le scritte “genitore 1” e “genitore 2”. Il messaggio vorrebbe essere: se due uomini che stanno insieme ricorrono all’utero in affitto, stanno comprando un bambino come se fosse merce.
Contro la campagna di ProVita: si moltiplicano gli appelli per la rimozione immediata
I manifesti sono stati affissi contro le amministrazioni di Roma, Milano, Torino e Napoli. Nella Capitale la comparsa del cartellone ha suscitato da una parte perplessità, dall’altra indignazione e disgusto. I messaggi in rete e le varie dichiarazioni sono molto chiare: i manifesti vanno rimossi.
Antongiulio Pelonzi, capogruppo PD
“I provocatori e offensivi manifesti dell’associazione ProVita violano il codice etico di Roma capitale e lanciano un messaggio chiaramente di stampo omofobo. Ancora una volta a Roma sono stati affissi manifesti che ledono i diritti delle persone e prendono di mira le famiglie arcobaleno. La sindaca Raggi ne disponga la rimozione e prenda le distanze da chi promuove messaggi equivoci e oscurantisti”
Monica Cirinnà, senatrice PD, rincara la dose su Twitter
“Ancora manifesti contro diritti delle persone. Lo sa Virginia Raggi che esiste il codice etico di
#RomaCapitale? Li faccia rimuovere subito e faccia una telefonata a Chiara Appendino per farsi spiegare cosa deve fare un sindaco contro le discriminazioni”
In una nota diffusa da ANSA, Virginia Raggi si è subito espressa contro i manifesti ed ha espresso l’urgenza di rimuoverli:
“La strumentalizzazione di un bambino e di una coppia omosessuale nell’immagine del manifesto offendono tutti i cittadini”
Quanto fa schifo questo cartellone apparso a Roma da 1 a 10? pic.twitter.com/yxkF5eXGrb
— @isentinellidimilano (@isentinelli) October 15, 2018
La sindaca #Raggi faccia subito rimuovere il manifesto omofobo e discriminatorio che infesta in queste ore #Roma https://t.co/e71k3ivp0F
— Marta Bonafoni (@martabonafoni) October 16, 2018