Chiesa dei Santi Quattro Coronati, un’oasi di pace e arte che nasconde il più piccolo chiostro di Roma

Situata tra il Colosseo e la zona di San Giovanni, la Chiesa dei Santi Quattro Coronati è un edificio poco conosciuto dai turisti e i romani che, però, racchiude tesori unici e rende Roma ancora una città non del tutto esplorata.

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Si tratta di un luogo suggestivo dove arte, cultura e storia non mancano e lo rendono un’oasi di pace e tranquillità.

Chiesa dei Santi Quattro Coronati a Roma: perché si chiama così?

Secondo le fonti, la Chiesa dei Santi Quattro Coronati prende il nome da quattro soldati che furono uccisi ai tempi di Diocleziano perché non vollero rinunciare al loro dio per venerare Esculapio. Inoltre, insieme a loro sarebbero stati ammazzati anche cinque scalpellini per lo stesso motivo.

L’inizio della costruzione risale al 400 e all’epoca vi era una vecchia domus romana ed era considerato popolare in quanto si trovava nei pressi della Basilica di San Giovanni in Laterano.

Dopo essere diventata una basilica di gusto ed eleganza, nel 1084 fu abbattuta a causa di un terribile rogo. Più tardi è stata ricostruita ma di dimensioni ridotte e entrò a far parte di un complesso monasteriale insieme al Palazzo Cardinalizio, la Cappella di San Silvestro, il chiostro e anche delle celle per i monaci.

Le suore sono impegnate alla cura del luogo, in precedenza lo usavano come posto per accogliere le fanciulle e insegnavano loro a diventare indipendenti. Oggi, invece, è un’oasi di pace e ricco di tesori d’arte.

Le opere d’arte all’interno della Chiesa

Ogni edificio del complesso monasteriale è ricco di affreschi, ognuno legato ad un pezzo di storia. Le pareti della chiesa parlano dei quattro martiri che si sono sacrificati per la fede. I pavimenti sono caratterizzati da marmi e mosaici.

Le parti da visitare sono la Cappella di San Silvestro e l’Aula Gotica. La prima rimanda alla storia di San Silvestro, mentre la seconda possiede al suo interno degli affreschi unici scoperti in un secondo momento grazie ad un restauro. Sono stati ritrovati sotto oltre sette strati di intonaco.

Vi sono oltre 300 metri quadri di pitture, raffiguranti le quattro stagioni, le costellazioni, le stelle e perfino le virtù.

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