Da oltre 200 anni, scrittori e artisti illustri hanno animato le sale di questo storico locale. L’Antico Caffè Greco, situato in una delle strade più conosciute della Capitale, Via dei Condotti, è un vero e proprio scrigno di arte e cultura.

Fondato nel 1760 da Nicola della Maddalena, detto “il Greco” per le sue origini levantine, questo caffè divenne presto un luogo di ritrovo per numerosi artisti.

Tra i suoi frequentatori più celebri si annoverano il poeta italiano Giacomo Leopardi, il celebre poeta e scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe, il rinomato scrittore e poeta italiano Gabriele D’Annunzio, e il grande compositore Gioachino Rossini. Anche il romantico poeta inglese Lord Byron, il maestro della scultura neoclassica Antonio Canova e il pittore fondatore della scuola metafisica Giorgio de Chirico erano abituali del Caffè Greco.

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Questa affluenza di personaggi illustri ha trasformato il locale in un punto di riferimento culturale e fonte di ispirazione per gli intellettuali dell’epoca. Uno spazio oggi riconosciuto come la più grande galleria d’arte privata aperta al pubblico al mondo, con oltre 300 opere esposte nelle sue sale.

Le sale dell’Antico Caffè Greco

All’ingresso, nella Sala Venezia, i visitatori sono accolti dai paesaggi della città lagunare, dipinti nel 1880 da Vincenzo Giovannini, artista umbro d’adozione romana. Questi dipinti sostituiscono una serie precedente di vedute di Ippolito Caffi. Inoltre, una piccola statua in bronzo di Vincenzo Gemito, intitolata “L’acquaiolo” (1881), aggiunge un tocco di realismo e tendenze neo-rinascimentali.

Proseguendo, si arriva alla Sala Roma e alla sala delle Vedute Roma, dove le grandi tele di Giovannini offrono un viaggio visivo attraverso i celebri monumenti antichi della città. Le statue in gesso di Luigi Amici completano la decorazione, raffigurando principalmente piccoli ritratti dei frequentatori del caffè.

La Sala Omnibus è stata, invece, arricchita da numerosi medaglioni, stucchi, ritratti e fotografie d’epoca che testimoniano le eccezionali vicende culturali ospitate dal Caffè Greco.

Troviamo poi nella Sala Galli alcune vedute firmate da diversi autori e l’autoritratto del milanese Luigi Galli.

La Sala Rossa custodisce opere che spaziano dal tardo Settecento all’Ottocento. Tra queste, un raro paesaggio del 1797 della pittrice Marianna Dionigi, il “Ritratto di anziano garibaldino” di Gerolamo Induno, il “grande fauno seduto” di Luigi Amici e la “Barca della Vita” di Domenico Morelli, del 1859.

La Sala Szoldaticz prende il nome dal pittore ungherese Giorgio Szoldaticz, che presentò il suo autoritratto del 1923 in questo caffè. Questa sala, insieme alla Sala Gubinelli, decorata in onore della storica famiglia proprietaria del caffè, ospita vedute come quella della costiera amalfitana di Edmund Hottenroth e il “Paesaggio eroico con cascata” di Christian Reinhart. Le pareti sono inoltre adornate con ritratti e figure, come la “Ciociara” di Franz Ludwig Catel. Iconica è la foto del 1948 di Irvin Penn, che ritrae in un’unica tavolata Flaiano, Palazzeschi, Brancati, Orson Welles, Sandro Penna e Lea Padovani.

Non vi resta che lasciarvi trasportare nella storia e nella bellezza di Roma attraverso la vista e il gusto che ci regala questo antico Caffè.