La cultura diventa green con il progetto “Metamorfosi – Progettare cultura nel mondo che cambia“, promosso dalla rete Ecoritmi, composta da Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Eticae – Stewardship in Action e Margine Operativo. L’iniziativa, sostenuta finanziariamente dal Ministero della Cultura tramite i fondi PNRR per la Transizione Ecologica degli Organismi Culturali (Azione B1), mira a sviluppare un protocollo per la realizzazione e gestione di eventi culturali a impatto zero.
Ecoritmi, cosa significa progettare cultura in un mondo che cambia
Il progetto è in linea con le politiche sostenibili dell’Università Roma Tre, parte della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), che integra la sostenibilità in didattica, ricerca, terza missione e gestione, secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Tra giugno e luglio 2024, si terranno tre incontri che coinvolgeranno operatori culturali, associazioni, amministrazioni, enti, organizzazioni, studenti e docenti, con l’obiettivo di confrontarsi, scambiare buone prassi e partecipare a laboratori.
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Il primo incontro si terrà oggi, 24 giugno, dalle 14.00 alle 18.00 presso il Casale dei Cedrati a Roma. Intitolato “Eventi Sostenibili: verso la definizione di un protocollo di sostenibilità”, sarà un laboratorio partecipato per costruire approcci e strumenti per la gestione di iniziative culturali eco-sostenibili e inclusive. Questo incontro risponde alla necessità di coniugare fruizione culturale e tutela ambientale, creando eventi piacevoli e responsabili.
Dalla sostenibilità all’inclusività: come gli spettacoli possono essere green
L’obiettivo è costruire un protocollo che minimizzi l’impatto ambientale degli eventi culturali e di spettacolo. Il documento abbraccerà tre ambiti della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica perché si garantisca un approccio olistico e integrato.
In ambito ambientale, si punta a ridurre l’impatto attraverso l’uso di energie rinnovabili, gestione efficiente dei rifiuti, scelta di materiali ecocompatibili e promozione della mobilità sostenibile. Socialmente, si mira all’inclusione di tutti i pubblici, valorizzazione delle diversità e promozione di pratiche etiche. Economicamente, si prevede il sostegno alle filiere locali, valorizzazione del territorio e creazione di nuove opportunità di lavoro.