Fontana del Facchino, sai che il viso è quasi completamente sfigurato per uno scambio di persona?

La Fontana del Facchino si trova a Roma in via Lata, sul fianco della Banca di Roma. Insieme a Pasquino, Marforio, l’abate Luigi, Madama Lucrezia e il Babuino fa parte del Congresso degli arguti, cioè delle statue parlanti attraverso cui Pasquino e i romani denunciavano il costo della vita, le tristi condizioni in cui viveva la plebe, la corruzione e il malgoverno della Curia.

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Fontana del Facchino, curiosità e dettagli sul monumento di Roma

La fontana del Facchino è anche conosciuta come il barile o mezzo barile. Il pittore fiorentino Jacopino del Conte l’ha disegnata e costruita a sue spese ad ornamento della sua casa di via del Corso, tra il 1580 anno e 1598.

Successivamente, nel 1724, la fontana fu messa al Palazzo De Carolis-Simonetti e nel 1872-1873 spostata su via Lata per ragioni di viabilità.

Molti si chiedono perché il pittore avesse voluto rappresentare un acquaiolo e l’ipotesi più appropriata è che in quella zona ci fossero molte abitazioni e botteghe di facchini portatori d’acqua che nelle ore notturne riempivano botti e botticelle con l’acqua del Tevere.

Riguardo al volto tumefatto del personaggio, ci sono varie leggende. In primo luogo qualcuno ha fatto riferimento a Martin Lutero, che nel 1511 soggiornò nel vicino monastero degli agostiniani. Esso appare completamente sfatto poiché potrebbe essere stato preso a sassate dai passanti che credevano fosse un ritratto di Lutero.

Qualcun altro, invece, crede che si tratti di Abbondio Rizzio un famoso facchino che viene citato anche in una lapide collocata nelle vicinanze della fontana, oggi rimossa. Lì vi era scritto: “Portò quanto peso volle, visse quanto poté ma un giorno nel portare un barile in spalla ne morì”.

Nessuna notizia certa al riguardo, però, si tratta infatti di tutte ipotesi.

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