La scomparsa di Gigi Proietti ha colpito al cuore tutti i romani, che si sono ritrovati a piangere un attore che nella sua immensa carriera ha sempre saputo farci sorridere: sarà per questo che in tutta la città sono comparsi tantissimi murales a lui dedicati, per fissare anche sui muri di Roma l’indelebile ricordo di un artista immortale.
Gigi Proietti: il murales di Lucamaleonte al Tufello – via Tonale
Gli street artist di tutta Roma hanno così omaggiato la memoria di Gigi Proietti, a partire dal Tufello, il quartiere popolare dove si trasferì con la famiglia.
“È lì che ho cominciato a capire lo spirito del romanesco – aveva raccontato Gigi a La Repubblica – un dialetto che – a differenza del napoletano, che è una vera e propria lingua, con delle precise regole lessicali – si presenta come un modo di parlare in continua evoluzione. Al Tufello c’era gente che veniva da ogni parte. Non posso dire che si parlasse romanesco: ma si romanizzava qualsiasi cosa, dai testi delle canzoni ai termini stranieri”.
La Regione Lazio ha deciso di realizzare proprio lì, su un edificio popolare, un murale da 11 metri per 15. A realizzarlo su una facciata dell’edificio dove l’attore ha trascorso l’infanzia, in via Tonale, è l’artista Lucamaleonte.
Gigi Proietti: il murale a via Capraia al Tufello
Ma, nel frattempo, in quelle strade il suo volto è già comparso sui muri, a partire da Via Capraia, dove Harry Greb ha realizzato un murale che ritrae un giovanissimo Proietti, circondato da passeri e usignoli, col cappello in mano e lo sguardo rivolto al cielo, come in una scena dello spettacolo teatrale ‘A me gli occhi please’, il suo primo grande successo nel teatro italiano.
Il disegno è stato protetto con una lastra di plexiglass, e alcuni residenti hanno cominciato a lasciare dei mazzi di fiori sotto al murale. Un’ennesima prova dell’affetto del quartiere per il Mandrake del cinema e del teatro italiano.
“A me gli occhi, please”
Il meraviglioso murale per ricordare Gigi Proietti, realizzato dallo street artist Harry Greb sui muri di Tufello, quartiere di Roma dove il Maestro ha abitato.
Pubblicato da Che tempo che fa su Mercoledì 4 novembre 2020
La dedica e la targa a piazza degli Euganei
Sempre al Tufello, poco lontano da via Capraia, è comparso un ulteriore murales a Piazza degli Euganei, dove Gigi Proietti è ritratto nei panni di Mandrake accanto alla dedica (in giallorosso, come la Roma): “Ricordare è un mestiere rischioso, perché ha bisogno di stimoli forti“.
Stavolta l’autore è ignoto, ma lì accanto sarà presto posta anche una targa in suo ricordo.
Gigi Proietti: il murale sul Ponte di Viale Jonio (Tufello-Montesacro)
Un murales in onore di Gigi Proietti è stato realizzato anche in Viale Jonio (zona Montesacro/Tufello) da Anna Maria Tierno
e ritrae in colori da pop art Proietti in una celebre inquadratura di “Febbre da Cavallo” mentre di fianco c’è l’inizio della famosa battuta “ar Cavaliere nero…”.
L’iniziativa è opera della associazione “Arte e Città a Colori” che già da tempo provvede alla decorazione delle mura del ponte e di altre infrastrutture.
Gigi Proietti: il murales tributo di Laika a Piazza d’Aracoeli
A Piazza d’Aracoeli è la street artist Laika a celebrare la memoria di Gigi Proietti con un murales posto all’ingresso di quello che in Febbre da Cavallo era il bar di Gabriella, la fidanzata di Mandrake. E proprio nei panni di Mandrake è ancora ritratto il mitico attore, con tanto di pelliccia, borsello e cappello.
“Un piccolo gesto di riconoscenza per l’ultimo grande re di Roma”, ha detto Laika.
L’omaggio al Teatro Brancaccio a via Merulana
E poteva mancare un omaggio a Gigi Proietti al teatro Brancaccio di via Merulana, da lui diretto dal 2001 al 2007? Là dove il grande attore aveva dato voce a Shakespeare, là Maupal ha deciso di realizzare questo meraviglioso omaggio visivo per volontà del direttore Alessandro Longobardi e dei commercianti di via Merulana.
È così che sulla saracinesca del teatro c’è oggi questa nuova immagine, così commentata dall’artista: “Ho preso un’immagine non comune, che non si trova su internet. Ho fatto un ritratto abbastanza realistico e sullo sfondo ho messo ‘18 18 18 18’, che rievoca una delle sue barzellette più famose. Volevo sottolineare la sua ironia molto romanesca ma allo stesso tempo mai volgare, come purtroppo oggi capita”.
Nel frattempo, si fa sempre più viva l’ipotesi di intitolare il Teatro Brancaccio proprio a Gigi Proietti. A proporlo sono stati Carlo Verdone e Tullio Solenghi, trovando anche i favori di Alessandro Longobardi. La possibilità sembra piuttosto concreta e il popolo romano ha deciso di dare ancora più forza alla proposta, lanciando una raccolta firme su Change.org che ha raccolto già quasi 90mila consensi.
I murales di Gigi Proietti a Tor Pignattara e al Trullo
Anche a Tor Pignattara il “sorriso magico” di Mandrake troneggia sulla facciata di un palazzone in tutto il suo splendore: un murales che ne celebra la figura anche in periferia.
E, per concludere, anche al Trullo gli street artist Pat (Pittori Anonimi Trullo, ovvero Manuela Merlo e Mario d’Amico) insieme ad Uman Art hanno deciso di firmare un ulteriore murale: un ritratto sorridente, una meravigliosa opera di street art.
Photo Credits: Gargiulo&Polici Communication