Nel cuore di Trastevere, tra le viuzze che profumano ancora di storia e devozione, per secoli ha brillato una luce speciale durante il Giovedì Santo: quella della Macchina delle Quarantore, imponente apparato ligneo che ospitava ben 213 candele tremolanti, accese con amore e dedizione dai membri della Confraternita di Santa Maria dell’Orto.

Nel 2022 l’Arciconfraternita fu costretta ad annunciare la cessazione definitiva di questa antica tradizione.

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Si trattava di un monumentale supporto ornato, ideato per ospitare ben 213 candele, accese una ad una dai fratelli della Confraternita, custodi devoti di questa secolare usanza.

La macchina, ricca di fregi, volute e motivi floreali, si ergeva dietro l’altare maggiore in un crescendo di luce e forma: un trionfo di girali fioriti che, tra fiammelle tremolanti, salgono verso l’alto disegnando volute di ombra e splendore.

L’effetto era straordinario: un affascinante gioco di chiaroscuri danzava sulle superfici scolpite, tra stucchi e affreschi manieristi, mentre la luce calda delle candele avvolgeva tutto in un’atmosfera sospesa, quasi mistica.

La Macchina delle Quarantore resta oggi un ricordo vivido e prezioso, una testimonianza di quanto, un tempo, il Giovedì Santo a Trastevere sapesse coniugare sacro e bellezza in modo unico.

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