Da venerdì 21 a domenica 23 giugno, Giuseppe Zeno al Globe Theatre di Villa Borghese a Roma porta in scena “Shakespeare – Cervantes Ghost Writer”.
Scritto e diretto da Stefano Reali, lo spettacolo in cui Giuseppe Zeno interpreta lo scrittore poeta e drammaturgo spagnolo Miguel de Cervantese Ruben Rigillo nei panni di John Florio, porta in scena la tesi secondo cui William Shakespeare non è il vero autore delle sue opere.
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Giuseppe Zeno al Globe Theatre: ‘Vi racconto chi si nasconde dietro Shakespeare’
Per la prima volta la casa romana di Shakespeare ospita un’opera non scritta dal bardo e che addirittura lo pone sotto un’altra luce.
“Si tratta di un confronto tra due grandi della letteratura mondiale come Cervantes e Florio – ci racconta Giuseppe Zeno che abbiamo raggiunto telefonicamente – Quest’ultimo è, al di là di quelle che possono sembrare delle suggestioni, l’autore delle opere di Shakespeare.”
Lo spettacolo è un confronto, come dicevamo, tra due grandi della letteratura ma anche tra due modi diversi di vivere il proprio lavoro e la propria arte. Da una parte c’è Cervantes che preferisce metterci la faccia in quello che fa, in quello che scrive a costo anche della propria vita. Dall’altra abbiamo Florio che vive all’ombra del Bardo costretto anche a non rivelarsi a causa delle persecuzioni.
“Il pretesto da cui nasce la storia dello spettacolo, è un incontro realmente accaduto tra Cervantes e Florio – spiega Zeno – nell’ospedale militare di Messina in cui il poeta spagnolo viene ricoverato in seguito all’amputazione della mano sinistra. Florio che si trovava in Italia e che aveva sentito della fama, delle gesta di Cervantes, decide di andare a trovarlo. Proprio perché amava prendere spunto da quelli che erano i racconti altrui per poter scrivere.”
Giuseppe Zeno al Globe Theatre: meglio vivere nell’ombra e lasciare il successo ad altri o metterci la faccia nel bene e nel male?
Da qui nasce il grande conflitto e il dilemma che guiderà lo spettacolo: scrivere drammi, essere un poeta, sulla base dei racconti altrui? o scrivere mettendoci la faccia e vivendo in prima persone le esperienze che si vanno a raccontare?
“Io sono d’accordo con la visione di Cervantes – racconta l’attore – per questo lo sento molto ‘mio’. Ritengo che sia giusto metterci la faccia in quello che si fa. Nello spettacolo lui non fa altro che spronare Florio dicendogli ‘è vero avete agio avete ricchezza, tranquillità, ma lasciate che lui di prenda tutta la gloria al vostro posto. perché non volete esporvi?'”
Non si tratta di un’invenzione scenica, come sottolinea più volte Zeno ma è il frutto di studi accademici approfonditi iniziati nei primi anni dello scorso secolo. Secondo quanto emerso da questi studi, tutte le opere di Shakespeare anche i sonetti sono riconducibili in qualche modo ai messinesi Giovanni e Michelangelo Florio. Se questa tesi vi incuriosisce, domenica alle 17.00 prima dell’ultima replica di ‘Shakespeare – Cervantes Ghost Writer’, ci sarà un confronto diretto tra esponenti del mondo della letteratura che sono a sostegno dell’una o dell’altra tesi.
Insomma uno spettacolo che mette in discussione la figura di William Shakespeare ma che apre al dialogo e al confronto su un tema quanto mai affascinante, entra nella casa romana per eccellenza del Bardo: il Globe Theatre diretto da Gigi Proietti. Ed è stato proprio quest’ultimo a volere Giuseppe Zeno al Globe Theatre dopo aver visto all’inizio dell’anno ‘Shakespeare – Cervantes Ghost Writer’ al teatro Lo Spazio di San Giovanni.
“Se avete visto quella replica – conclude Zeno – tornate al Globe. Ogni volta che andiamo in scena è sempre una prima volta e quello che vedrete sarà diverso da ciò che avete visto”.
Appuntamento con ‘Shakespeare – Cervantes Ghost Writer’ e Giuseppe Zeno al Globe Theatre da venerdì 21 a domenica 23 giugno alle ore 21.15
Shakespeare – Cervantes Ghost Writer
Regia Stefano Reali
Con: Giuseppe Zeno, Ruben Rigillo, Agnese Fallongo e l’amichevole partecipazione di Mariano Rigillo
Scritto da Stefano Reali
crediti foto@Ufficio Stampa Roberto Bisesti Comunicazioni