“Glitch – figli di un dio confuso” è l’ultimo libro di Giulia Soi, autrice televisiva, blogger e youtuber. Ecco cosa ha raccontato ai nostri microfoni

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“GLITCH – Figli di un dio confuso” (Edizioni della Goccia), reduce da una splendida accoglienza al Salone del Libro di Torino, arriva anche a Roma.

Il 12 giugno presso la libreria Notebook, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’autrice, Giulia Soi, ha presentato il romanzo. Con lei Fabrizio Patriarca, scrittore ed editor di Glitch e Pier Paolo Mocci, direttore di Map Magazine – moderava l’evento Ugo Francica Nava (giornalista, La7). Inoltre gli attori Fabio Morici, Barbara Porta, Gregorio Valenti hanno letto alcuni passi con Carlo Soi ad accompagnarli alla chitarra.

Noi c’eravamo e abbiamo potuto intervistare l’autrice di “GLITCH – Figli di un dio confuso”.

Intervista a Giulia Soi: “Glitch è la sintesi della generazione che non è riuscita a crescere”

Cosa significa per te l’uscita di questo romanzo? Di cosa parla “Glitch – Figli di un dio confuso”?

Oltre essere il mio secondo romanzo, “Glitch” è anche un po’ la sintesi di quella che io definisco “la generazione che non è riuscita a crescere” e cerca di rappresentare questo cortocircuito emotivo e sociale attraverso le vicende sentimentali e professionali di tre protagonisti, che sono tre ragazzi di Pesaro che si conoscono da sempre…
Com’è stata l’accoglienza di “Glitch” al salone del libro di Torino?
L’esperienza del salone di Torino è stata fantastica, per me era la prima volta sia come utente sia come “persona che presenta un libro”. Mi sono trovata lì (…) in un universo fantastico perché c’è un viavai di gente, personalità, appassionati di lettura… un’esperienza indimenticabile – anche con altri amici che presentavano -quindi anche una bella festa oltre che un’emozione per me.
Qual è l’identikit del lettore ideale di “Glitch”?
L’identikit del lettore ideale del mio libro è una persona nata sul finire degli anni ’70, o inizio anni ’80… una persona che ha vissuto gli anni ’90 sulla propria pelle, che è appassionato di musica, sport o di serie televisive. Che è diventato adulto ma che ancora magari strizza un occhio alla sua adolescenza. È per questo che mi piace definire “Glitch”, più che uno “young adult” – che è un termine piuttosto in voga e che però è esattamente il contrario – questo libro è un “adult young”. Cioè si parla ad “adulti” ma adulti che non hanno ancora abbandonato il loro passato o che lo ricordano con dolce nostalgia.
Ringraziamo Giulia Soi e le auguriamo in bocca al lupo. Per la prossima presentazione l’appuntamento è Sabato 22 Giugno alle 18.30 presso il KandinskyPub di Roma in via Cesare Baronio, 84.