Il Festival La Città Ideale torna a Roma per la sua ottava edizione con la missione di trasformare ancora una volta le periferie della Capitale in palcoscenici a cielo aperto di cultura e innovazione. Dal 1° giugno al 25 luglio, Villa De Sanctis, Prenestino e Centocelle si animeranno infatti di spettacoli gratuiti, musica, laboratori e format inediti, in un’esplosione di creatività che abbraccia tutte le forme d’arte.
Fabio Morgan, direttore artistico della rassegna dell’estate romana vuole portare la cultura dove batte il cuore della città, nei quartieri popolari, tra la gente comune. Un’idea rivoluzionaria che ha trasformato La Città Ideale in un punto di riferimento per la periferia della Capitale, un luogo di incontro e di crescita culturale dove l’arte diventa strumento di dialogo, socializzazione e di inclusione.
Città ideale: multidisciplinarità e innovazione
Il festival si distingue da sempre per la sua anima multidisciplinare, abbracciando teatro, musica, circo, cinema e molto altro. Un caleidoscopio di esperienze che spazia dal Nuovo Circo con i suoi spettacoli acrobatici e divertenti, all’opera lirica rivisitata in chiave popolare con “Operai all’Opera“, fino al format “Bar Campioni” che trasforma i bar storici in palcoscenici per raccontare storie di sport e di vita quotidiana. La manifestazione infatti non teme la sperimentazione e si propone come laboratorio di nuove forme espressive e di fruizione culturale.
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Tra i format inediti di quest’anno spicca “Edicole“, un omaggio a questi luoghi simbolo della memoria collettiva che si trasformano in teatri inusuali per raccontare storie di persone e di quartieri.
Un festival per tutte le età e tutti i gusti, sempre gratuito
L’accessibilità è uno dei capisaldi del festival La Città Ideale: tutti gli spettacoli sono gratuiti e gli spazi sono fruibili da persone di tutte le età e provenienze. Un modo concreto per abbattere le barriere culturali e democratizzare così l’accesso all’arte grazie anche al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio e il patrocinio del Municipio V di Roma.
Ancora una volta, Fabio Morgan e il suo festival dimostrano che la cultura non ha confini e che può nascere ovunque, celebrando la forza della vita, la creatività e la voglia di riscatto, per essere un esempio concreto di come l’arte possa trasformare la realtà e creare nuove opportunità di crescita e di dialogo.
Foto via Ufficio Stampa