Il Presidente della Repubblica ha la fortuna di poterla ammirare ogni giorno perché collocata proprio nella piazza che separa la sua residenza da via XXIV Maggio.
Parliamo della Fontana dei Dioscuri che svetta davanti al Quirinale. Formata da un obelisco egizio e da due possenti statue, è dedicata a Castore e Polluce: ma chi erano questi due personaggi venerati come protettori della città?
Chi erano Castore e Polluce
Castore e Polluce erano due fratelli gemelli che secondo la leggenda erano nati dal dio Zeus e Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta. Non a caso, sono conosciuti anche come i Dioscuri – da cui prende il nome la fontana davanti al Quirinale – che significa proprio figli di Zeus.
Di questi due fratelli si raccontano avventure, prodezze e battaglie. I due, come tutti i gemelli, erano molto legati sebbene avessero passioni diverse. Castore era un vero e proprie guerriero mentre Polluce era uno sportivo e praticava il pugilato.
La morte di Castore
In una delle tante lotte ingaggiate, Castore venne ucciso provocando una enorme sofferenza nel fratello: Polluce provava così tanto da dolore da essere disposto a rinunciare alla sua immortalità.
Zeus allora in parte lo accontentò, facendoli alternare nel mondo dei vivi e dei morti e trascorrendo a turno uno sulla terra e l’altro nel regno delle tenebre.
Castore e Polluce sono sempre stati considerati delle divinità benefiche da invocare quando si aveva bisogno d’aiuto, nei momenti di pericolo e in battaglia.
Venerati dai romani come protettori della città, i Dioscuri erano ben voluti anche in Grecia: sia a Roma che in terra ellenica solevano dedicare feste in loro onore.
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