In pochi sanno che al centro della Capitale sorge una tra le stazioni più particolari del mondo
Roma è forse una tra le città che più di tutte nasconde e cela delle gemme preziose sconosciute a molti, anche ai residenti o ai visitatori abituali.
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E infatti, in pochi sanno che al centro della Capitale sorge una tra le stazioni più belle del mondo, anche secondo Papa Pio XI che assistette ai lavori di ultimazione della struttura.
Stiamo parlando della stazione di Città del Vaticano, conosciuta anche come stazione Vaticana o stazione del Vaticano, una ferrovia che si trova a pochi passi dalla stazione di Roma San Pietro in cui si estende la Roma-Viterbo e la ferrovia tirrenica.
La piccola stazione di Città del Vaticano conta 1270 metri, poco più di 1 km.
La stazione nasce per volere del Trattato del Laterano, firmato a Roma l’11 febbraio del 1929 tra la Santa Sede e il Regno d’Italia. Nell’art. 6 si legge che la nazione avrebbe dovuto realizzare l’impianto ferroviario all’interno della Città del Vaticano e questa doveva essere allacciata alla Roma-San Pietro. Nel 1934 la proprietà fu consegnata ufficialmente al Vaticano e venne usata in modo saltuario, dapprima per il trasporto merci e poi per i passeggeri in occasioni speciali. Nel 1959 dalla stazione partì il treno che trasportava la salma di Pio X. Ma fu Giovanni XXIII, nel 1962, il primo Papa ad usare la stazione del Vaticano in occasione di un viaggio a Loreto e ad Assisi con il treno presidenziale italiano. Nel 1979 invece, fu Giovanni Paolo II ad usare la stazione per un viaggio simbolico con il treno “Arlecchino” delle Ferrovie dello Stato Italiane per celebrare la XXI Giornata del Ferroviere. Papa Wojtyla salì anche sul treno che partì dalla stazione vaticana nel 2002 per raggiungere Santa Maria degli Angeli ad Assisi, in occasione di un pellegrinaggio insieme ai Rappresentanti delle varie Religioni per la Giornata di preghiera per la pace nel mondo.
A partire dal 2015 la stazione del Vaticano fu aperta al servizio viaggiatori con il treno delle Ville Pontificie, un mezzo che, dal 12 settembre dello stesso anno, collega il piccolo stato vaticano con le stazioni di Castel Gandolfo e Albano Laziale, tra i comuni più belli dei Castelli Romani. Il treno consente ai turisti di raggiungere le residenze papali e ammirare le bellezze vaticane, messe a disposizione della collettività nel 2014 da Papa Francesco. Nel maggio 2016 è stato messo a disposizione un treno storico a vapore, composto da una Locomotiva FS 625 del 1918 con sei carrozze del 1928, per una raccolta fondi in occasione del trentennale dell’Onlus CasAmica grazie al quale 500 pellegrini sono stati trasportati dalla stazione Roma Termini al Vaticano in 45 minuti.
Oltre alla stazione Roma Termini con i suoi 32 binari, la capitale ospita anche lo scalo con la tratta davvero breve.
Oggi è possibile prenotare un tour con il treno vaticano grazie al progetto “Treno delle Ville Pontificie”, ribattezzato anche come la “freccia del Papa”. Il convoglio è tornato a collegare la stazione Vaticana a Castel Gandolfo e Albano Laziale dal mese di aprile.
Articolo di Elisabetta Di Cicco