Nelle vicinanze della città eterna, vi è un posto unico e suggestivo che lascia tutti a bocca aperta per la sua bellezza. Si tratta del laghetto di San Benedetto, da tutti considerato i Caraibi di Roma.
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La sua storia risale ai tempi di Nerone e fino a qualche anno fa nessuno lo conosceva, era un luogo segreto lungo il fiume Aniene, circondato da rocce e vegetazione, all’interno del Parco dei Monti Simbruini.
Laghetto di San Benedetto, come raggiungere la meta?
Circondato dai boschi del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, area protetta della montagna appenninica e parco più vasto del Lazio, tra le province di Roma e Frosinone, il laghetto di San Benedetto oggi è una delle mete più gettonate data la sua bellezza unica e inimitabile.
Da quelle parti vi è il complesso di Santa Scolastica, altro monastero benedettino, l’unico rimasto dei 12 che il Santo di Norcia fondò, secondo la tradizione, nella valle di Subiaco. Ed è proprio a partire dal Monastero di Santa Scolastica che ha inizio la passeggiata per raggiungere il laghetto. Bisogna percorrere il sentiero segnalato ST2. Si tratta di un percorso facile, circa 2 chilometri, che scende fino al fiume e ne segue tutto il corso.
Altrimenti, partendo dai resti della Villa di Nerone, dopo aver superato i ruderi in direzione dei monasteri benedettini, si può prendere la strada a destra che arriva fino al fiume e costeggiare l’Aniene. Dopo meno di un chilometro si arriva ad un’area pic-nic.
Nel complesso, il territorio offre molte cose come la visita a Subaico, con l’antico borgo dei Cartai e la Rocca dei Borgia, ai monasteri benedettini, il cammino di San Benedetto. Si tratta di un itinerario di 16 tappe che si sviluppano sulle tracce del Santo, che va ad unire diversi luoghi legati al santo come Norcia il paese natale, Subiaco, dove visse per trent’anni e fondò numerosi monasteri; Montecassino, dove trascorse l’ultima parte della vita e scrisse la Regola.
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