Davanti al portico dell’ingresso della Basilica di Santa Maria in Domnica vi è la Fontana della Navicella avvolta da un mistero sull’origine
Cambiano secoli, passano gli anni ma Roma continua ad essere una delle città più suggestive e ricche di storia da sempre. Non è un caso che viene chiamata la città eterna per la sua cultura, tradizione e bellezza immutabili nel corso del tempo. Alcuni dei monumenti che la compongono sono ancora oggi avvolti nel mistero come la Fontana della Navicella situata nei pressi della Basilica di Santa Maria in Domnica.
Fontana della Navicella a Roma: storia e struttura
Le sue origini e la sua storia sono ancora avvolte nel mistero ma sono tante le ipotesi che in questi anni sono uscite fuori da parte di esperti. Una cosa è certa: i turisti adorano visitare la zona e ammirare così tanta bellezza.
Si tratta di una fontanella in pietra e travertino, dalla inconsueta forma a barca e la prima ipotesi è che sia esistita fin dall’epoca romana. E’ probabile che nel Medioevo sia stata abbandonata.
Papa Leone X ne ordinò la completa ristrutturazione e commissionò l’opera all’artista Sansovino, molto attivo agli inizi del XVI secolo. Fu quella l’epoca in cui il pontefice, appartenente alla famiglia de Medici, regnò su Roma. Sempre lui si occupò di restaurare la Basilica di Santa Maria in Domnica.
Fontana della Navicella a Roma: le ipotesi sull’origine
Tra le varie ipotesi sull’origine della Fontana della Navicella a Roma ce n’è una che rimanda ad un ex-voto, un oggetto donato ad una divinità come ringraziamento.
Basilica di Santa Maria in Domnica
La chiesa di S.Maria in Domnica è stata costruita nel IX secolo per volontà di Papa Pasquale I su un’antica diaconia romana, eretta sulla casa di Santa Ciriaca, secondo una tradizione molto antica, oppure sui resti di un antico edificio pubblico del VII secolo, i “praedia dominica“, aree di epoca imperiale. La facciata è invece rinascimentale.
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