Celebri per la cappella Sistina, i Musei hanno anche tante altre attrazioni imperdibili: a partire dagli elementi strutturali e architettonici di grande fascino. Ma quali altre opere sono contenute nei Musei Vaticani? Vediamole insieme…

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I Musei Vaticani sono la tappa obbligatoria di tutti gli amanti dell’Arte e della Storia di passaggio a Roma. La struttura dei Musei, le sue decorazioni e l’architettura costituiscono già un prezioso patrimonio artistico.

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Gli altri tesori possono essere esplorati in tante sezioni dei Musei: la pinacoteca, la sezione di arte egizia, quelle di arte romana, di arte etrusca, e molte altre ancora.

Celebri per la cappella Sistina, i Musei hanno anche tante altre attrazioni imperdibili: vediamole insieme. 

Le stanze di Raffaello ai Musei Vaticani

Si tratta delle stanze private di Papa Giulio II, che volle affidare l’opera a Raffaello. Il pittore di Urbino lavorò agli affreschi 1508 alla sua morte, nel 1520. Furono i suoi allievi a completare il lavoro. La sala più celebre è La Stanza della Segnatura, che ospitava la biblioteca del Papa. Gli affreschi che decorano questa stanza sono fra i più famosi al mondo: la Scuola di Atene, la Disputa del Sacramento, il Parnaso e Virtù e Legge .

Imperdibile anche la stanza di Eliodoro (1511 – 1514), i cui affreschi incantano per la teatralità delle figure e i contrasti di luci ed ombre – soprattutto ne La Liberazione di San Pietro. Le altre stanze sono la stanza dell’Incendio di Borgo e la Sala di Costantino.

Il museo Gregoriano Egizio

Papa Gregorio XVI, nel 1839, decise di fondare il museo egizio. Un vero e proprio spasso per tutti gli amanti delle antichità. Nelle sale sono contenute sculture, ori, decorazioni, abiti e ovviamente l’attrazione favorita dai visitatori: le mummie. I monumenti e reperti del museo Egizio sono raccolti nelle 9 sale e provengono da Roma e da Villa Adriana.

Il Museo Pio-Clementino: il gruppo del Laocoonte e l’Apollo del Belvedere

Il complesso più grande dei Musei Vaticani è il Museo Pio-Clementino. Composto da 12 sale, al suo interno sono contenute alcune delle sculture cardine della storia dell’arte classica.

Il cortile ottagonoospita il gruppo scultoreo del Laocoonte. Questa scultura raffigura il famoso passaggio dell’Eneide in cui il sacerdote Laocoonte cerca di liberare i figli dai serpenti marini che li hanno aggrediti. L’imponente gruppo di circa 240 cm fu realizzato probabilmente tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.

Nel cortile è possibile inoltre ammirare l’Apollo del Belvedere, copia romana risalente al II sec d.C. dell’originale greca in bronzo.

Due curiosità sui Musei Vaticani: il cortile della Pigna e la Scala Elicoidale

Il Pignone

Come precedentemente accennato, nei musei Vaticani anche gli elementi decorativi e strutturali hanno una storia dal grande fascino. È il caso del cosiddetto “Pignone”, una bronzea pigna alta quasi 4 metri e risalente al II Sec d.C. . 

Questa enorme statua di bronzo forse un tempo era una fontana del Campo Marzio, dove fu originariamente rinvenuta. Quella zona ad oggi si chiama proprio rione Pigna, in memoria del ritrovamento. La scultura fu trasportata nel cortile dell’antica basilica di San Pietro in Vaticano, per poi essere spostata da Bramante nel cortile dei Musei, dove oggi si trova.

La Scala Elicoidale

Questa chicca vi aspetta alla fine della visita ai Musei Vaticani. Infatti dovrete percorrere proprio la scala a chiocciola elicoidale per uscire. Progettata da Giuseppe Momo nel 1932, la scala è a doppia spirale elicoidale, una rampa per la salita e una per la discesa. L’effetto ottico e il gioco prospettico, guardandola dalla cima o dal fondo basso, è davvero spettacolare.