Nasoni a Roma, novità in arrivo per i cittadini che dovranno pagare un contributo minimo annuo per la manutenzione: tutti i dettagli
Novità in arrivo per i romani. Il Comune di Roma ha annunciato un nuovo contributo destinato alla manutenzione dei celebri “nasoni”, le storiche fontanelle pubbliche che caratterizzano la Capitale. A partire da quest’anno, infatti, in bolletta comparirà una nuova voce di 1,26 euro annui destinati per l’ammodernamento delle 2.800 fontanelle. L’obiettivo è quello di preservare uno dei simboli della città, garantendone il funzionamento e allo stesso modo evitare sprechi.
Nasoni a Roma, un patrimonio da tutelare
I “nasoni” sono uno dei simboli della città di Roma, punto di riferimento per cittadini e turisti. Ed il nuovo progetto è volto proprio a sensibilizzare i romani sugli sprechi che ogni giorno si verificano. Grazie a questo contributo, infatti, verranno effettuati interventi di riparazione e ammodernamento. Saranno installati nuovi sistemi di regolazione del flusso d’acqua per ottimizzare il consumo.
L’impegno per il futuro
La decisione su I Nasoni è stata presa lo scorso dicembre dalla Conferenza dei Sindaci di Acea Ato2, che riunisce i 117 comuni dell’area metropolitana, Roma compresa. Il sindaco Roberto Gualtieri insieme al delegato Sanna hanno dato il via libera alla nuova misura.
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Secondo Campidoglio e Acea tale progetto porterà anche e soprattutto innovazione alla città di Roma. Infatti, il piano prevede la trasformazione di molte fontanelle in versioni “hi-tech”, vale a dire con sistemi per il recupero dell’acqua in eccesso, che sarà riutilizzata per l’irrigazione pubblica.
Tale modello è già stato proposto per la realizzazione di nuove fontane di Piazza Pia e Piazza San Giovanni, che funzionano con un sistema di ricircolo per ridurre gli sprechi.
Un’altra novità nella delibera dei sindaci riguarda la possibilità che Acea possa gestire anche la manutenzione delle fontane storiche di Roma. L’importante è che vengano dotate dello stesso meccanismo di recupero dell’acqua.
Insomma si tratta di una scelta sostenibile e innovativa ma ciò che lascia perplessi è il fatto che i cittadini debbano pagare per un servizio che fino ad oggi è stato gratuito e aperto a tutti.
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