Vittorio Gassman è stato uno fra i più grandi attori italiani.
Morto a 77 anni, il 29 giugno del 2000, l’artista genovese di nascita ma romano d’adizione, riposa nel famoso cimitero del Verano, nei pressi del quartiere San Lorenzo.
Una tomba semplice e una scritta: “Non fu mai impallato!” Ma qual è il significato di questa singolare frase e perché è stata impressa sulla tomba?
Non fu mai impallato: un desiderio dell’attore
Il luogo in cui sono conservate le ceneri di Vittorio Gassman, interprete di film di successo, è meta di molti fan che l’hanno apprezzato in vita o che hanno imparato a conoscerlo dopo la sua scomparsa. L’avventore che si trova davanti alla sua lapide, non può che restare colpito dall’epitaffio che campeggia accanto a una sua vecchia foto: “Non fu mai impallato!”.
Quella strana – e incomprensibile – scritta sulla sua tomba è stata una precisa volontà dell’indimenticabile attore. A rivelare questo particolare fu lo stesso Gassman nel corso di una intensa intervista rilasciata a Corrado Augias per il Corriere della Sera.
Non fu mai impallato: il significato
Era il 2 dicembre del 1989 e il “Mattatore” non attraversava un buon momento dal punto di vista della salute. Al termine della chiacchierata intima e a tratti malinconica con il giornalista, Augias gli chiese: “E di sé che direbbe?”
E Gassman molto semplicemente rispose: “La mia epigrafe, se è questo che mi chiede, è già scritta. Sulla lapide si leggerà: Vittorio Gassman, fu attore. Poi una piccola chiosa, giù in fondo quasi illeggibile: Non fu mai impallato. È un termine tecnico cinematografico: è impallato ciò che si nasconde alla macchina da presa. Io mi sono sempre fatto vedere, mi sono esposto e, a teatro, credo addirittura d’ aver avuto un certo coraggio, che per me, date le premesse, è il massimo”.
Insomma, Gassman ha vissuto la sua vita come nei suoi film: da protagonista e non da comparsa. E alla luce di questa spiegazione, tutto appare immediatamente più chiaro.
(foto @kikapress)