Il Palazzo della Civiltà Italiana è un edificio simbolo dell’EUR e presenta ben 216 archi, un numero non casuale.
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Il Palazzo della Civiltà Italiana
Il Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come Colosseo Quadrato, è uno degli edifici più iconici dell’EUR e rappresenta un simbolo architettonico del Novecento romano. È stato ideato nel 1936 e progettato nel 1937 per l’Esposizione Universale del 1942, ma la sua costruzione fu completata solo nel dopoguerra.
Gli architetti Giovanni Guerrini, Ernesto La Padula e Mario Romano progettarono l’edificio. Si tratta di un parallelepipedo in otto piani, realizzato in cemento armato e rivestito da lastre di travertino. La sua facciata è contraddistinta da una sequenza di 216 arcate. Un richiamo all’architettura tipicamente romana.
Durante l’Esposizione Universale del 1942, il Palazzo avrebbe dovuto ospitare la Mostra della Civiltà Italiana, come testimoniato dalla famosa iscrizione sulla sommità dell’edificio: “Un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”. Così l’edificio arriva a rappresentare un connubio tra la storia antica di Roma e l’età contemporanea.
Le curiosità dietro all’edificio
Oltre alla sua maestosità architettonica, una curiosità meno nota è legata alle modifiche apportate al progetto originale durante la costruzione. Inizialmente era stato concepito con tredici archi per ogni facciata, creando così quadrati perfetti. Dopo un cambio di programma si arrivò all’attuale costituzione con ogni facciata scandita da nove archi allineati, ripetuti su sei piani, per un totale di 216 archi. Questa scelta non è casuale, poiché 6 e 9 rappresentano le lettere che compongono il nome “B-E-N-I-T-O M-U-S-S-O-L-I-N-I”.
Oggi, il Palazzo della Civiltà Italiana non solo è un simbolo dell’EUR, ma ospita anche il quartier generale della Maison Fendi e uno spazio espositivo aperto al pubblico.