La Pasqua 2023 si avvicina e con lei la voglia di immergerci nelle tradizioni di questo periodo: ma vi siete mai chiesti quali sono le curiosità e gli aneddoti che si nascondono dietro l’uovo di Pasqua o la colomba? Cosa rappresentano davvero e perché mai si usano questi dolci per festeggiarla?
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Come nasce la tradizione pasquale?
Partiamo dal principio. Il termine “Pasqua” deriva dall’ebraico Pesah, che significa “Passaggio”, “Passo del Signore”. Questo poiché questa festa, nella tradizione ebraica, celebra la liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto per mano di Mosè. Essa, dunque, in origine festeggia il passaggio dallo stato di prigionia a quello della libertà.
Con il Cristianesimo, invece, la Pasqua viene fatta coincidere con la resurrezione di Gesù Cristo e si celebra la domenica successiva alla prima luna piena che segue l’equinozio di primavera. Una data che idealmente indica il ritorno di Cristo dopo la morte, facendola corrispondere idealmente con il risveglio della natura.
Uovo di Pasqua: le curiosità da conoscere su questa tradizione
Una Pasqua senza uova sembra impensabile, questo perché l’uovo di Pasqua è una tradizione ormai consolidata da secoli: ma sapete quali curiosità si celano dietro questa usanza?
Già i Persiani facevano corrispondere l’uovo alla Primavera, dandogli un significato speciale durante il periodo dell’equinozio. L’uovo rappresenta infatti la nascita, la nuova vita, il rinnovamento… Oltre ai Persiani, anche per Egizi e Romani il simbolismo dell’uovo era considerato importante come immagine di fecondita nel periodo dell’arrivo della Primavera.
In queste tradizioni affonda le sue radici il suo utilizzo nel Cristianesimo. Una leggenda racconta che il giorno della resurrezione di Cristo, di ritorno dal Santo Sepolcro vuoto, Maria Maddalena incontrò Pietro ragguagliandolo su quanto era accaduto. Pietro le disse quindi: “crederò alle tue parole solo le uova che porti nel tuo cestino si coloreranno di rosso..”. In quel momento le uova diventarono immediatamente rosse e Pietro, convinto ma sgomento, si inchinò davanti al miracolo.
I Cristiani delle origini, dunque, si scambiavano uova colorate di rosso alla fine della messa pasquale. Nel Medioevo, invece, divenne uso comune servire sulla tavola di Pasqua delle uova soda dipinte con colori variopinti.
Poi, sotto il regno di Luigi XIV, nella corte francese cominciò a diffondersi la tradizione di realizzare delle uova di cioccolato, per celebrare la Pasqua in maniera assai più dolce. L’idea di inserire una sorpresa all’interno dell’uovo nasce iinvece negli anni ’20, quando la Casa Sartorio di Torino cominciò a riempire le sue uova di Pasqua con confetti e piccoli animaletti di zucchero.
Colomba di Pasqua: le curiosità da conoscere su questa tradizione
Oltre all’uovo di cioccolato, il dolce pasquale per eccellenza è la Colomba, sulla quale esistono un’altra sere di meravigliose curiosità. Innanzitutto, la colomba è un lievitato che raffigura la creatura simbolo della pace e della fratellanza universale, nonché – nella tradizione cristiana – dello Spirito Santo.
Si racconta che, in epoca medievale, il re longobardo Alboino avesse conquistato la città di Pavia, pretendendo la consegna di 12 fanciulle vergini. Le donne della città, però, tentarono di placare il sovrano offrendogli un dolce a forma di colomba (volatile del quale Alboino era molto ghiotto), che piacque al re a tal punto da disoglierlo dal suo crudele proposito.
La colomba moderna, invece, nasce a Milano negli anni ‘30, quando Dino Villani – proprietario della Motta – iniziò a produrla con un impasto simile a quello del panettone al fine di poter continuare la produzione aziendale anche durante la primavera.
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