In estate non solo arriva il caldo, ma cambiano anche le abitudini culinarie e c’è chi preferisce un piatto freddo e veloce. C’è poi un classico che non passa mai di moda: i pomodori ripieni di riso. Sfiziosi e semplici da preparare ma attenzione a non commettere un errore in fase di cottura.
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Pomodori ripieni di riso, ingredienti necessari e errore da non fare in cottura
I pomodori possono essere ripieni con qualsiasi ingrediente anche se di solito si predilige il riso e il macinato di carne. Esistono, però, varie varianti per le persone vegetariane e vegane così da soddisfare proprio tutti.
Bisogna fare attenzione, però, alla preparazione e in particolare alla fase di cottura. In primo luogo, il riso non deve essere scotto prima di essere infornato poiché in questo modo il risultato sarebbe scadente. La pietanza sarebbe collosa. Dunque, si consiglia di preparare il riso al dente.
Il secondo errore si rifà alle quantità di ripieno visto che spesso si tende ad abbondare arrivando a riempire i pomodori fino all’orlo. Ciò porta ad un ripieno non appetitoso visto che il riso sul fondo sarà stracotto e quello in superficie si spaccherà.
Una volta fatti i passaggi giusti è indispensabile che i pomodori ripieni stiano nel forno circa un’ora, il tempo necessario per cuocere. Le temperature devono arrivare a circa 180 gradi.
L’origine della panzanella
Non ci sono certezze sull’origine del piatto ma secondo alcuni i pomodori con il riso sono nati a Roma, altri credono che provengano da Rieti, nella zona dell’Alto Tevere. Si tratta di una pietanza popolare visto il costo basso degli ingredienti. Qualcuno, addirittura, rimanda la sua origine alla cucina ebraico-romanesca.
Tale attribuzione vale poiché essi compaiono sulle tavole della comunità giudaica nel periodo della Pesach, la Pasqua Ebraica e non mancano nel menu delle osterie e taverne del Ghetto ebraico di Roma.
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