Nel Lazio a 2 ore da Roma lasciatevi trasportare dalla bellezza del lago di Posta Fibreno: tante le attività da fare
Il Lago di Posta Fibreno fa parte della Riserva Naturale Regionale, aperta il 29 gennaio 1983. Si tratta di una delle oasi naturalistiche più caratteristiche e belle del centro. In particolare, le acque del lago sono caratterizzate da una sorgente di acqua purissima: scopriamo tutti i dettagli al riguardo.
Lago di Posta Fibreno, la caratteristica singolare dell’acqua
Il Lago di Posta Fibreno ha un’acqua pura che proviene dalle falde dei vicini monti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio-Molise e dà vita al gelido e limpido fiume Fibreno.
La sua formazione carsica calcarea fa sì che l’acqua abbia una temperatura costante intorno ai 10/11° C durante l’intero anno. Le acque che sfociano nel lago sono originate dalle montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo che, dopo un lungo percorso in falde freatiche sotterranee, tornano in superficie per mezzo delle tante sorgenti che circondano il lago.
In passato chiamato “Lago della Posta”, viene considerato anche una grossa sorgente che con l’estensione su un limitato bacino in forma oblunga arcuata, dà vita al fiume Fibreno.
L’isola galleggiante e la naue
Oltre ad avere l’acqua dalla temperatura costante, il lago di Posta Fibreno è caratterizzato anche dall’isola galleggiante e la naue, un’antica imbarcazione dal fondo piatto. In questo spazio vivono la piccola trota detta “Carpione del Fibreno” (endemica) e la rara trota macrostigma.
LEGGI ANCHE:–Falvaterra, l’incantevole borgo su uno sperone con vista mozzafiato su tutta la Ciociaria
Il lago è popolato dai subacquei per immersione con le bombole o in apnea e da appassionati del birdwatching.
Le caratteristiche geomorfologiche
Per quanto riguarda le caratteristiche geomorfologiche, il terreno della riserva che ospita il lago è diviso in due parti: il lato a sud-ovest, pianeggiante e con dolci pendii, è la sede del lago; a nord-est, a ridosso del lago, è formata da rocce calcaree mesozoiche permeabili con pareti verticaleggianti.
FOTO: SHUTTERSTOCK