Avete mai pensato che a Roma potesse esserci un quartiere a luci rosse? La zona si estendeva dalle pendici dei colli Quirinale e Viminale fino alle propaggini dell’Esquilino. Il suo nome era Suburra e camminare tra quelle vie era molto pericoloso in quanto si trattava di una parte delle città diffamata. Oggi, però, cosa è diventato? Scopriamolo.
Quartiere a luci rosse dell’Antica Roma
Strade strette e sporche a partire dal III secolo a. C. costituivano il quartiere a luci rosse dell’Antica Roma. Il suo nome era Suburra ed era un luogo malfamato e pericoloso dove vi erano le prostitute, ladri e ogni genere di fuorilegge. Infatti, una volta tramontato il sole, era impossibile passeggiare tra quelle vie. Ogni giorno accadevano delitti.
Eppure, proprio da quelle parti nacquero importanti personaggi come Giulio Cesare (100 a. C. – 44 a. C.) e il poeta Marziale (40-104).
Suburra oggi
Oggi il quartiere Suburra è il cuore della zona Monti, una delle parti di Roma più conosciute e amate dai romani. Dopo molti secoli, per tutto il Medioevo e Rinascimento, è avvenuta una ristrutturazione con le varie modifiche apportate alla Breccia di Porta Pia.
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Se nell’Antica Roma i Papi e gli invasori hanno fatto un passo indietro, oggi, invece, Suburra è un luogo rinomato e alla moda soprattutto per la sua posizione centrale. Del passato resta soltanto il nome e l’attribuzione di uno dei quartieri malfamati della città. Da qui, il titolo di un libro su Roma Criminale e tanti film e serie tv di Netflix.
Tanti gli aneddoti su quella zona di Roma, ricca di storia, tradizione e cultura. D’Altronde la città eterna è un museo a cielo aperto dove poter ammirare tanta bellezza.
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