A Roma c’è una casa che sembra uscita da una fiaba, un tempo ci abitava un principe

Roma non smette mai di stupire con la sua bellezza in ogni parte della città, tra tradizione, storia e cultura che rende tutto meraviglioso e fuori dal comune. Ogni persone che giunge nella Capitale resta esterrefatto dallo splendore che caratterizza ogni angolo.

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Vi sono luoghi che assomigliano a posti fantastici, come se fossero una fiaba, avete mai sentito parlare della Casa delle civette?

Roma Casa delle civette, tra bellezza e storia: tutti i particolari

Fate, cigni, pavoni e poi ancora nastri, farfalle e rose, sono solo alcuni dei decori che rendono la Casa delle civette unica e inimitabile. Per non parlare del tocco liberty esterno in contrasto con l’interno caratterizzato da sculture in marmo, ferro battuto, mosaici, legni intarsiati e decorazioni pittoriche.

Questo museo si chiama così per il fatto che le civette sono uno decori ricorrenti nelle vetrate e nelle maioliche.

Casa delle civette

La Casa delle civette fu ideata nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro Torlonia. Poi fu abitata dal principe Giovanni Torlonia jr. che vi morì nel 1938. All’epoca, però, era molto diversa, aveva le sembianze di un edificio rustico.

Nel 1914, Duilio Cambellotti fece iniziare i lavori per dare un tocco diverso alla dimora, ricorrendo al tema della civetta in ogni parte della casa e in particolare nelle vetrate. Qualche anno dopo, l’architetto Vincenzo Fasolo decise di aggiungere le strutture del fronte meridionale della Casina, così da dare un tocco liberty all’edificio.

Nel 1944, però, la casa fu distrutta a causa dell’occupazione delle truppe anglo-americane. Poi ancora si verificarono incendi, furti e atti vandalici che hanno contribuito a rendere la situazione peggiore. Il restauro è avvenuto a partire dal 1992 fino al 1997, quando è stata inaugurata la struttura come la vediamo oggi. Sono stati conservati, però, tutti i documenti che attestano la sua storia.

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