A Roma vi è una chiesa che per certi aspetti rimanda ad un’atmosfera Horror. Suggestiva e senza tempo si tratta della Basilica di Santo Stefano Rotondo che raccoglie una serie di affreschi, suscitando tanta meraviglia. E’ considerato il tempo della perfezione: scopriamo tutti i dettagli e curiosità al riguardo.
Roma chiesa horror: storia e curiosità su Santo Stefano Rotondo
All’interno della chiesa di Roma che prende il nome di Santo Stefano Rotondo, situata a poca distanza dal Colosseo, vi è un connubio tra arte, architettura e storia. La basilica rappresenta una delle più antiche chiese della cristianità e luogo di grande spiritualità, percepita su ogni parete dell’edificio.
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Costruita nel V secolo, secondo le fonti per volere di Papa Leone I, sin dal principio è nata come tempio di perfezione. Eretta su una pianta circolare è simbolo di totalità e armonia, richiama alla meraviglia cosmica e dell’ordine della creazione.
Perché la Basilica di Santo Stefano Rotondo rimanda all’Horror
Nonostante sia considerata una delle chiese di Roma più belle della città eterna soprattutto per il fatto di richiamare un’antica simbologia al suo interno, sulle pareti ritroviamo anche affreschi che suscitano soggezione e orrore. Essi rappresentano con crudeltà il martirio e i tanti modi in cui un uomo può essere martirizzato.
Stiamo parlando del ciclo del Pomarancio, costituito da 34 scene di martirio con terrificanti punizioni che generano una sensazione di paura e terrore. L’obiettivo era quello di mettere in guardia le persone da tutti i pericoli possibili lungo il cammino.
Basilica di Santo Stefano Rotondo, i dettagli sui restauri
Nel corso dei secoli a Basilica ha subito numerosi interventi fino alla struttura attuale. Mosaici e affreschi di un certo valore, arredi strepitosi, punti di luce in contrasto con le parti più buie. Il tutto ha reso strepitosa la chiesa caratterizzata da un porticato d’ingresso a cinque arcate che ancora oggi possiamo ammirare all’entrata.
Negli ultimi anni, Santo Stefano Rotondo si è trasformato in un luogo di importanti scavi archeologici che hanno riportato a galla molti manufatti. I restauri non sono ancora finiti, lo scopo, infatti, è quello di aggiornare gli scavi continuamente.
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