Roma nasconde un segreto: la chiesa misteriosa senza facciata

La chiesa di San Lorenzo in Damaso è una degli edifici religiosi di Roma più particolari. Essa, infatti, non ha la facciata ed è inglobata nel grande palazzo della Cancelleria sulla piazza che si affaccia su corso Vittorio Emanuele II, nelle vicinanze di Campo de’ Fiori. Data l’assenza della porta principale, in che modo è possibile accedervi? Scopriamolo.

Chiesa di San Lorenzo in Damaso a Roma: il particolare sull’entrata

Chiunque abbia voglia di entrare nella chiesa di San Lorenzo in Damaso dovrà farlo dal portale rifatto dal Vignola per il cardinale Alessandro Farnese nella seconda metà del Cinquecento. L’interno è caratterizzato da tre navate, precedute da un doppio portico interno che accoglie anche la tomba di Alessandro Valtrini. Gian Lorenzo Bernini fu l’autore che nel 1639 la realizzò insieme alla collaborazione di Stefano Maderno, di cui ritroviamo una statua, e Nicola Salvi, di cui ritroviamo la cappella.

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Nella navata destra è conservato, invece, un crocifisso ligneo di scuola romana del Trecento di fronte al quale forse pregò santa Brigida di Svezia. Vi è, inoltre, la cappella del Sacro Cuore, con il monumento a Pellegrino Rossi, il primo ministro di Pio IX, ucciso il 15 novembre 1848 sullo scalone del palazzo.

Nella navata sinistra vi è l’altare della cappella del Sacramento con tanto di immagine della Madonna Avvocata, detta anche Madonna di Grottapinta. Si tratta di una tavola della prima metà del XII secolo risalente alla chiesa di San Salvatore in Arco. L’abside, invece, fu restaurata nell’Ottocento ed oggi conserva la pala d’altare a olio di Federico Zuccari con l’Incoronazione di Maria e santi.

Origini e storia della chiesa

La chiesa fu costruita per la prima volta da papa Damaso I nella sua casa intorno al 380. I pontefici Adriano I e Leone III decisero di restaurarla. Alla fine del Quattrocento il cardinale Raffaele Riario diede l’incarico ad un esperto, si ipotizza Bramante, di dare inizio ad ulteriori modifiche. Così la chiesa fu spostata verso Nord ed inserita nel palazzo, diventato successivamente la sede della Cancelleria Apostolica.

L’edificio ha subito vari restauri e trasformazioni. Nel 1798 con Napoleone divenne una scuderia per le truppe francesi; 1868 Virginio Vespignani realizzò di nuovo le linee rinascimentali della chiesa, eliminando quasi tutti gli interventi avvenuti nel corso dei secoli. Dopo il 31 dicembre 1939 fu realizzato il soffitto ligneo e da quel momento la chiesa ha assunto l’aspetto attuale.

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