Il dialetto romano presenta espressioni conosciute in tutta Italia. Alcune, però, sono utilizzate spesso senza sapere il vero significato. Ne è un esempio il modo di dire Roma città aperta, proclamazione fatta il dal ministro degli Affari Esteri, Raffaele Guariglia, per risollevare lo stato d’animo della popolazione romana.
Roma città aperta, perché si dice così?
Roma città aperta è l’espressione utilizzata per dichiarare che Roma non sarebbe stata difesa militarmente, ma sarebbe stata lasciata senza difesa e aperta agli occupanti durante la Seconda Guerra Mondiale. Tale decisione fu presa da Guariglia, ministro Affari Esteri, affinché venissero evitate altre distruzioni e aumentassero le vittime civili.
Il film intitolato
Roma città aperta è anche un film drammatico che riporta proprio gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale con la regia di Roberto Rossellini. Un’opera rappresentativa del neorealismo cinematografico italiano, ha come protagonisti l’attrice Anna Magnani, l’attore Aldo Fabrizi ed altri artisti di fama internazionale dell’epoca.
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La pellicola raggiunse il Festival di Cannes 1946 ottenne il Grand Prix come miglior film, una candidatura al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale e vinse due Nastri d’argento, per la miglior regia e la migliore attrice non protagonista (Anna Magnani).
Il successo internazionale di Roma città aperta
Data la sua importanza da un punto di vista storico e cinematografico, la pellicola ha ottenuto un successo internazionale tanto da essere doppiato in vari Paesi: USA, Francia, Danimarca, Svezia, Portogallo, Giappone.
Poi ancora in Finlandia, Germania Ovest, Germania Est, Spagna, Canada, Polonia, Georgia, Grecia, Paesi Bassi, Brasile, Ungheria.
Insomma, a distanza di anni il film ha ottenuto ottimi risultati ed ancora oggi è uno tra i più visti e conosciuti dal pubblico italiano e all’estero.
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