La presenza di fontane a Roma rende la Capitale sempre di più un’opera d’arte: ecco perché ne vennero costruite così tante

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Roma è ricca di monumenti e opere d’arte da molti ancora inesplorate. La Capitale è da tutti conosciuta come Città eterna e si contraddistingue per la sua bellezza ed unione di storia, tradizione e cultura. Un punto forte è il numero delle fontane che vi si trovano, situate in diverse zone. Esse sono veramente tante e dietro a tale aspetto vi è un motivo: il loro utilizzo in passato.

Quante fontane ci sono a Roma e qual era il loro utilizzo?

Chi vive a Roma e i milioni di turisti che ogni giorno raggiungono la città avranno potuto constatare che vi sono molte fontane. Complessivamente sono circa 5.000 fontane di cui 200 nasoni e 90 fontane monumentali sarebbero site nel centro storico.

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Oggi il loro utilizzo è quello di dare la possibilità ai visitatori di usufruire dell’acqua potabile della città oltre al fatto che alcune di esse sono ornamentali come la Fontana di Trevi, la Barcaccia o quella situata a Piazza Navona.

In passato, invece, gli antichi romani sfruttavano le loro acque per irrigare i campi che circondavano la città oltre a fornire acqua potabile alla popolazione. Quindi, fin dall’antichità le fontane hanno avuto un ruolo fondamentale per l’architettura pubblica romana.

Durante il Medioevo, però, alcune di esse vennero distrutte o trasformate in cisterne. Nel corso del Rinascimento furono soggette ad una restaurazione e proprio molte risalgono a quell’epoca, quando gli artisti realizzarono opere d’arte quali la celebre Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona commissionata dal Bernini nel 1651.

Le più belle a Roma

Ogni fontana ha un significato simbolico e rimanda ad un episodio particolare del passato. Alcune sono considerate dei veri capolavori e sono un must per chi giunge a Roma.

Impossibile non ammirare la maestosità della Fontana di Trevi, considerata una tra le più belle nella Capitale; la Barcaccia al centro della Piazza di Spagna rimanda all’alluvione del Tevere del 1598; la Fontana dei quattro fiumi davanti alla chiesa di Sant’Agnese in Agone progettata dallo scultore e architetto Gian Lorenzo Bernini.

FOTO: SHUTTERSTOCK