A pochi passi dal Campidoglio si trova una Piazza di cui è solito ammirarne la bellezza, tra realtà e leggenda: È Piazza Mattei.
Nel quartiere del ghetto ebraico di Roma, a pochi passi dal Campidoglio, si trova una piazza di cui è solito ammirarne la bellezza: stiamo parlando di Piazza Mattei.
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Passeggiando nella vivace atmosfera di questo quartiere è facile imbattersi in questa magnifica piazza, la cui leggenda è strettamente legata alle opere che la circonda.
La Leggenda dietro la fontana delle tartarughe
Prima fra tutte la nota “Fontana delle tartarughe“, che è al centro di una curiosa leggenda.
Un giovane nobile di nome Mattei, giocatore incallito, perse in una notte una grande quantità di soldi. Quando il padre della sua futura sposa venne a sapere dell’accaduto, rifiutò di dargli la mano della figlia. Per risollevare la propria immagine agli occhi del suocero, il duca lo invitò ad un ricevimento che durò fino all’alba. Nel frattempo, aveva ordinato la costruzione di una fontana meravigliosa nella piazza antistante. Il giorno seguente, il nobile invitò il suocero ad affacciarsi dalla finestra dicendo: “Guarda cosa può fare uno squattrinato Mattei in poche ore!“.
Il duca riuscì ad ottenere così la mano della fanciulla e fece murare la finestra per non consentire ad altri di godere di quello spettacolo.
Una finestra insolita in Piazza Mattei
Non a caso, dalla fontana monumentale di questa piazza si può notare una particolare e insolita finestra murata ed affrescata. Nascosta tra le altre del Palazzo Costaguti, questo affresco ci porterà sempre al ricordo di questa curiosa leggenda.
La storia dietro la fontana delle tartarughe
Nonostante tutto, la leggenda narrata è molto lontana dalle origini di questa fontana, simbolo della Piazza.
Nel 1570, infatti, al termine dei lavori di restauro dell’acquedotto Acqua Virgo, si decise di costruire una ramificazione secondaria per potenziare il funzionamento dell’acquedotto e fornire acqua alla zona di Campo Marzio. Questo intervento comportò la costruzione di alcune fontane, tra cui una inizialmente prevista in piazza Giudia, dove si svolgeva il mercato. Tuttavia, la pressione di Muzio Mattei fu così forte che la fontana venne invece installata nella piazza antistante la sua residenza aristocratica. In cambio di questa concessione, la famiglia Mattei si è impegnò a mantenere l’area circostante pulita e decorosa. Nacque così la Fontana delle Tartarughe.
Costruita nel 1581, per opera dell’architetto Giacomo della Porta, dallo scultore Taddeo Landini, la fontana doveva presentare inizialmente quattro efebi e otto delfini.
A causa della pressione dell’acqua vennero realizzati però solo quattro delfini, mentre le tartarughe in bronzo attualmente visibili furono aggiunte successivamente durante i lavori di restauro voluti da papa Alessandro VII nel 1658 e attribuiti al Bernini.
Ammirare questa piazza e le opere di cui si circonda vuole dire quindi conoscere la bellezza che questi monumenti riescono a racchiudere nei secoli di storia.
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